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“Ascolto & Partecipazione” su Villa Sgariglia: “Cosa si pensa di fare per recuperarla?”
ASCOLI – Il gruppo consiliare “Ascolto & Partecipazione” interviene sulla situazione di Villa Sgariglia, il complesso che nel 2000 il l’Amministrazione Comunale, attraverso un’asta pubblica, affittò la proprietà ad un coltivatore diretto il quale, nel 2008, dopo causa promossa dal Comune per inadempienza nei pagamenti di sei anni, fu condannato a risarcire il Comune di circa 210.000,00 euro, peraltro mai versati in quanto non disponeva della cifra.
“Nel 2010 il Comune stipulò un contratto con due società che gestivano attività ricettive, sembra senza effettuare gli inventari di consegna, cioè la descrizione obbligatoria delle particelle catastali investite in oliveti, vigneti, il relativo numero di piante (tra l’altro, 1500 piante di olive della varietà “tenera ascolana” e circa 600 piante di oliva da olio). Lo storico complesso di Villa Sgariglia è abbandonato con la chiesa retrostante che ha subito notevoli danni dal terremoto e le cui campane risalenti al 1800 recentemente trafugate” dice l’interrogazione dei consiglieri.
“Nonostante le sollecitazioni di varie associazioni (Italia Nostra, Comitato anti degrado) affinché questo splendido bene di proprietà comunale venga recuperato a favore della città e del territorio e per salvaguardare un patrimonio storico-culturale di enorme pregio, nulla si è mosso” dicono i consiglieri di A&P.
“Si interroga il Sindaco per conoscere: le ragioni per cui l’Ufficio comunale competente si è attivato così tardivamente (dopo sei anni) in seguito ai mancati pagamenti dei canoni di affitto, se esiste presso l’Ufficio comunale competente l’inventario aggiornato dei beni del complesso di Villa Sgariglia di Campolungo e che cosa pensa di fare l’Amministrazione per preservare un bene di sua proprietà e di enorme valore storico-culturale, nonché un patrimonio arboreo produttivo di notevole valore” si spiega nell’interrogazione.
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