Ascoli, Tsadjout: “Mi sono reso conto di come sia bello giocare qui”, Saric: “Presto per capire il mio futuro”, Buchel: “Carico per ripartire”

Anche Frank Tsadjout, Marcel Buchel e Dario Saric commentano la stagione in bianconero

“Ho pianto perché un sogno si è interrotto. Alla fine della partita avevo capito che questo sogno era finito. La serie A è un sogno che tutti coltivano. Bisogna sempre voler raggiungere i traguardi più alti. Adesso ricarichiamo le pile e poi si ricomincia. Sul futuro, non so cosa vorrà fare il Milan ma a me piacerebbe molto restare qui.  La scelta di venire a giocare qui era quella dove c’è un tifo caloroso che ti stimola ed essere affiancato a giocatori come Dionisi e Bidaoui per poter migliorare ancora, ma mi rendo conto che mi porterò dietro tantissimo da questa esperienza- dice Frank Tsadjout- Prima di venire qui ho parlato con chi conosce questa piazza e volevo confrontarmi con un pubblico del genere. Mi sono reso conto di come sia bello giocare qui”

Marcel Buchel: “L’obiettivo è fare meglio ed esserci ancora per poter riprovarci. Sono sempre stato convinto di quello che potevo fare. Il calcio ti da tanto e l’Ascoli mi ha dato questa possibilità. E’ un gruppo meraviglioso non facile da trovare e spero di ritrovarlo il prossimo anno. Posso dare tanto ma qui ho trovato me stesso, ho ancora un pò di anni davanti. E’ mancato solo quel guizzo in più nella partita più importante e potevamo arrivare in fondo. Ripartiremo più forti”

Dario Saric: “Vedere questi tifosi a cantare è sempre emozionante, nonostante non siamo riusciti ad andare avanti. Salutare tutta la città è un gesto importante. Ancora oggi penso alla partita contro il Benevento, ci credevamo tutti. Poi la sfortuna ti punisce e c’è rammarico perché l’abbiamo impattata bene, ma ci tenevamo a fare qualcosa in più. Il sogno era regalare gioia a questa piazza. Sul futuro, non penso adesso al calciomercato perché adesso abbiamo bisogno di staccare, poi vedremo cosa succederà. Qui sono stato sempre benissimo, con un forte legame con tutto l’ambiente. Se un collettivo va bene, è più facile trovare l’assist o la giocata. C’è stata grande continuità di risultati. Sono contento con Sabiri, perché lo sento sempre e sono contento per lui perché è un bravo ragazzo che merita. Ricordo più bello? I gol di Perugia e la vittoria di Cremona, quando abbiamo raggiunto i play off, ma anche la partita contro la Ternana. E’ stato un anno davvero pieno”

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