Ascoli, rabbia e delusione: uniti attorno alla squadra
Una sconfitta davvero amara per l’Ascoli quella di ieri pomeriggio. Una partita molto strana, in cui la squadra di mister Mangia è uscita dal campo a mani vuote.
CACIA, UN LEADER – Al termine del match sia i giocatori che Mangia hanno fatto fatica a trovare degli aspetti positivi, la delusione per l’esito finale era tanta. Ma dei segnali positivi ieri si sono visti eccome. Innanzitutto è bene sottolineare un aspetto: a questa squadra si può imputare tutto, eccetto l’impegno e l’attaccamento alla maglia. E di questi tempi non è poco. Passiamo all’aspetto tecnico. Da qualche partita a questa parte, l’Ascoli ha finalmente ritrovato il vero Cacia, un attaccante con la A maiuscola, capace di colpi incredibili. Un contributo notevole, il suo, sia in campo che fuori. Ed è proprio lui, da vero leader, a dover prendere in mano la squadra in questo delicato momento della stagione. Ieri, inoltre, è stata l’ennesima dimostrazione dell’imprescindibile presenza di Addae a centrocampo, un giocatore che, seppur abbia notevoli limiti tecnici, garantisce un equilibrio sostanziale alla squadra nella fase di non possesso. Anche i risultati delle altre concorrenti sono stati favorevoli. La sensazione è che questa stagione possano bastare meno di 50 punti, anche se al momento è difficile fare calcoli. L’Ascoli si trova ancora fuori dalla zona play out e il futuro è nelle sue mani.
LIMITI TECNICI – Davvero tanti gli errori commessi nella gara di ieri. Inconcepibile l’episodio finale del calcio di rigore, dove Mitrea ha toccato la palla con le mani. Ma aldilà del singolo episodio, la difesa ha mostrato evidenti lacune, andando più volte in affanno. Una cosa c’è da dirla: questa squadra non era fenomenale dopo la vittoria con il Modena e non è scarsa ora. E’ semplicemente una modesta squadra, con palesi limiti tecnici, ma che ha tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo salvezza. D’altronde lo si era detto ad inizio anno che sarebbe stato un campionato di sofferenza. Ieri forse anche Mangia ha delle responsabilità sulla sconfitta. Alcune scelte iniziali non hanno convinto, così come i cambi nella ripresa. Ma il lavoro che il tecnico milanese sta portando avanti insieme al suo staff fino ad ora è stato quasi eccellente.
Da domani si inizierà a preparare l’importantissima gara di sabato con la Pro Vercelli. Inutile in questo momento addossare colpe al singolo, chi vuole il bene dell’Ascoli deve soltanto stringersi attorno alla squadra, allo staff e alla società. Tutti uniti, verso un unico obiettivo: salvezza!
Foto di Sandro Perozzi
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