Ascoli Picchio, tempo di mercato: come si comportano i ragazzi in prestito?

Tempo di calciomercato in Italia.

Da quest’oggi e fino alle ore 23:00 di martedì 31 gennaio le squadre potranno operare colpi in entrata e uscita per rafforzare la propria rosa.

Anche l’Ascoli – con il direttore sportivo Giaretta in prima linea – dovrà necessariamente muoversi sul mercato. Se i 27 punti in classifica valgono il momentaneo +5 sui playout (guarda qui), guai a pensare di aver già raggiunto l’obiettivo. Il Picchio necessita di almeno un paio di rinforzi per evitare di doversi giocare la salvezza fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato.  Ma in attesa di capire come si muoverà il ds, andiamo a vedere – in rigoroso ordine alfabetico – come si stanno comportando i calciatori sotto contratto con l’Ascoli ma in prestito ad altre squadre nei campionati professionistici.

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Andrea D’Egidio

Classe ’96, portiere. La scorsa stagione numero uno della Primavera di Di Mascio, terzo portiere della prima squadra dopo Lanni e il duo Svedkauskas (fino a gennaio) e Ragni (da gennaio in poi). Per lui quest’anno due presenze con il Matera in entrambe le gare di Coppa Italia Lega Pro, che sono valse due fondamentali vittorie per il passaggio del turno contro Lecce e Foggia. Due le presenze anche in campionato, nel 3-1 contro l’Akragas e nel 4-2 sulla Casertana. Quattro partite quattro vittorie, non avrà trovato molto spazio ma D’Egidio è un talismano per il Matera.

 

Lorenzo De Grazia

Classe ’95, mezzala. Dopo un ottima stagione in serie D con la Maceratese due anni fa, conclusasi con la promozione in Lega Pro dei marchigiani, l’Ascoli decide di puntare su di lui per il ritorno in B. Con i bianconeri però non trova mai spazio: si alternano panchine e tribune, l’esordio arriva a tempo praticamente scaduto il 2 aprile nel successo per 2-0 del Picchio sul campo del Perugia. Poi di nuovo in panchina contro il Cagliari, prima di una nuova apparizione sempre nel recupero in quel di Trapani (4-3 per i siciliani). Stop. Due minuti (o poco più) in campo in un’intera stagione, De Grazia torna alla Maceratese perché ha voglia di giocare: 25 presenze stagionali (21 in Lega Pro, 2 in Coppa Italia e 2 in Coppa Italia Lega Pro). Nessun gol, ma elemento fondamentale nello scacchiere della Rata: il ragazzo ha infatti fin qui giocato tutte le gare di campionato, sempre da titolare tranne in un’occasione. Su 21 presenze, ben 18 volte è rimasto in campo dall’inizio alla fine, tirando il fiato solo contro Sudtirol (sostituito all’80’), Lumezzane (fuori all’87’) e Venezia (unico match da subentrato, al 79’).

 

Filippo Florio

Classe ’96, terzino destro. In forza alla Lucchese (girone A di Lega Pro), è sceso in campo in 13 occasioni (1 assist per lui). Utilizzato finora sulla corsia di riferimento sia con la difesa a 4 sia con lo schieramento a 5. Con Pecorini che sembra a tutti gli effetti sul piede di partenza, l’Ascoli pensa di pescare in casa “propria”?

 

Samuele Parlati

Classe ’97, centrocampista centrale. Come D’Egidio, anche lui era stato un elemento di forza della Primavera bianconera nella scorsa stagione (7 gol e 4 assist in 28 presenze). Quest’anno esperienza nel girone C di Lega Pro con la casacca della Paganese: 10 presenze complessive (9 in campionato e 1 in Coppa Italia Lega Pro – nella quale è stato decisivo con l’assist che è valso il successo per 1-0 contro la Reggina), ma la concorrenza con compagni di squadra del calibro di Stefano Maiorano (oltre 130 presenze in Lega Pro) e Manolo Pestrin (16 apparizioni in A, oltre 200 in B e più di 100 in Lega Pro) è altissima.

 

Danilo Quaranta

Classe ’97, terzino sinistro. Punto fermo della formazione Primavera di Cetteo Di Mascio lo scorso anno alla pari di D’Egidio e Parlati, in questa stagione si sta facendo le ossa nel girone A di Lega Pro con l’Olbia. E’ dotato di buona fisicità (185 cm di altezza), tanto che nelle 8 apparizioni di quest’anno è stato quasi sempre schierato al centro della difesa a 4 (tranne in una gara dove è subentrato nel ruolo di terzino).

Giovani che crescono e si fanno le ossa. L’Ascoli osserva con molta attenzione.

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