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Ascoli Nostra: “Gli Ori dei Longobardi tornino in città”
ASCOLI PICENO- “Ascoli Nostra” chiede a gran voce la restituzione degli Ori dei Longobardi.
La chiusura del museo dell’Alto Medioevo all’Eur di Roma riapre una storica disputa sui reperti longobardi rinvenuti nel 1893 a Castel Trosino in 293 tombe, portati a Roma e mai tornati ad eccezione del contenuto di due tombe nel 2004. Il materiale esposto nel museo di Roma è nella stragrande maggioranza proveniente da Castel Trosino costituendone la parte più pregiata e preziosa, il resto proviene da Nocera Umbra. Da tenere in considerazione anche il moltissimo materiale non esposto e conservato nei depositi del museo romano.
“I reperti ci appartengono di diritto ed è ora che tornino nella nostra città” dice l’associazione ascolana “Ascoli Nostra chiede che sia rispettato il contratto stipulato al momento del ritrovamento: “…Gli oggetti diventeranno così proprietà dello Stato, il quale ne destinerà in dono una buona rappresentanza di duplicati al Museo Civico di Ascoli Piceno…”.Finora sono tornati da Roma solo due corredi funebri di straordinaria ricchezza. Non dimentichiamo inoltre che ai reperti Longobardi di Castel Trosino si aggiungono quelli delle tombe Ostrogote trovate a Cagnano di Acquasanta, nel 1956, durante la realizzazione del campetto da calcio. Gli oggetti rinvenuti furono spediti ad Ancona per il restauro e giacciono inutilizzati in casse presso il Museo Archeologico Nazionale delle Marche in Ancona, tranne che per sporadici episodi in cui furono prestati nel 1994 e nel 2010 per le mostre dei Goti. E’ opportuno che vengano restituiti e degnamente esposti nel museo di Forte Malatesta” dice la nota.
“Ottenere un ricco ed importante MUSEO DELL’ALTO MEDIOEVO nel forte Malatesta sarebbe un enorme volano per il turismo ascolano che rappresenta una delle poche risorse del nostro territorio così fortemente colpito dal sisma e dalla crisi economica. Non possiamo perdere anche questa opportunità! Ascoli Nostra plaude alle iniziative delle nostre deputate e chiede agli amministratori locali e, soprattutto, ai nostri rappresentati a Roma di coalizzarsi, senza differenziazioni di colori politici, per ottenere questo riconoscimento dando prova all’elettorato di essere degni del loro mandato” conclude Ascoli Nostra.
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