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Ascoli, il Popolo della Famiglia si presenta autonomamente: “I nostri valori non sono negoziabili”
ASCOLI PICENO – Anche nelle Marche il Popolo della Famiglia vuole radicarsi nel territorio. Il movimento fondato da Mario Adinolfi punta ad uno spazio nel panorama politico presentando la sua piattaforma programmatica anche nel Piceno.
Mirko De Carli, cofondatore del movimento punta sulla “Cancellazione della legge Lorenzin sui vaccini, perché aumenta la corruzione e usa i bambini per fare affari e sullo stesso tema la Lega che era contraria, fa accordi con il Ministero della Salute mostrando incoerenza totale”. Vogliamo la cancellazione delle leggi sulle unioni civili, sul testamento biologico e sul divorzio breve perché il diritto positivo non deve modificare il diritto naturale, come dimostra la dottrina sociale proposta dalla Chiesa”. Il Popolo della Famiglia si pone dunque fuori dagli schieramenti classici perché “Il Pd propone lo Ius Soli e altre leggi che non guardano l’interesse vero degli italiani mentre il Movimento 5 Stelle cavalca proposte molto discutibili e il centrodestra è molto ambiguo, visto che non dimostra coerenza praticamente su nulla” dice De Carli che propone “Il reddito di maternità con mille euro alla donna che rimane a casa per tre anni a gestire i figli perché c’è bisogno di natalità. Più figli e meno tasse, come accade in altri Paesi Europei e la filiera del Made in Italy deve essere tutelata chiedendo agli imprenditori di produrre in Italia. In più bisogna aiutare i giovani a poter comprare casa attraverso un fondo statale. perché un paese che non investe nel mattone non cresce. Saremo disposti a dialogare senza che vengano meno i nostri principi non negoziabili”.
Alessandro Lippo, coordinatore dei circoli marchigiani del movimento aggiunge che “In tanti si riempiono la bocca di famiglia ma non si fa mai nulla per loro. Il Jobs act è un progetto già fallito che ha mandato a casa tantissimi lavoratori. La politica deve mettere al centro la giustizia sociale e la lotta alla corruzione che sta uccidendo questo Paese”. Viene inoltre ribadita la netta opposizione alla diffusione della teoria del gender nelle scuole.
Fabrizio Filipponi, presidente del circolo “LiberaMente” di Ascoli e San Benedetto sottolinea il disprezzo verso “La deriva antropologica di questo Paese e della verità che viene nascosta Il potere della famiglia deve incidere nelle scelte politiche” mentre Giulia Damiani coordinatrice del Popolo della Famiglia di San Benedetto parla di “Grande componente di donne all’interno del Popolo della Famiglia. L’essere umano ha bisogno di sentirsi amato e ribadiamo di non essere omofobi ma non vogliamo che l’ideologia gender sia diffusa nelle scuole”.