Ascoli, il Ds Righi: “Costruire una squadra con un’identità”
Si è tenuta questa mattina al Picchio Village la conferenza stampa del Direttore Sportivo Emanuele Righi.
“Sono felice e motivato d’essere il DS dell’Ascoli, mi scuso se solo ad agosto facciamo questo incontro, ma le note vicende ci hanno portato a questo. Conosco il Patron da 7 anni, da lui ho ricevuto dei compiti precisi e ho un rapporto diretto e univoco con la proprietà. La retrocessione è qualcosa di sportivamente drammatico per i tifosi da punto vista emotivo, e per la Società da punto vista economico ed emotivo”.
Obiettivi: “Se dicessi oggi qual è l’obiettivo venderei fumo, non è neanche finito il mercato. L’obiettivo è costruire una squadra che abbia un’identità forte e definita, siamo consci della situazione ambientale, se i tifosi saranno con noi avremo 12-14 punti in più, con questo non sto chiedendo nulla ai tifosi, ho rispetto per tutti, siamo noi che in questo momento dobbiamo dare qualcosa alla piazza. All’Ascoli è vietato non dare il 110%, vale per me, per la squadra e per chi lavora con noi.
Ho letto in questo periodo tanti articoli e non mi ritrovo nella situazione descritta, ho un budget che è più che sufficiente per creare una squadra interessante, credo che stiamo facendo un mix di giocatori affermati e forti e altri giovani che magari potranno esplodere con questa maglia”.
Sui giovani: “Su Palazzino la Società crede molto, non a caso gli è stato rinnovato il contratto, è stato mandato a giocare al Legnago perché il minutaggio che avrebbe avuto qui sarebbe stato inferiore a quello che avrebbe altrove.
Sui ragazzi provenienti dalle giovanili dico che Nosdeo ha svolto un grande lavoro, la Società ha dato un segnale inequivocabile contrattualizzandone alcuni; chi non ha accettato il contratto è stato ceduto – il riferimento è ad Amadio. Bando? Sorprendente, non vedo l’ora di vederlo in una partita ufficiale, se è quello che vedo in allenamento forse abbiamo trovato qualcuno di molto interessante.
Lo Scalzo è un 2007 molto interessante, sta avendo un appannamento dovuto ai carichi di lavoro, ma è un talento troppo bello da gestire e da sviluppare. Piermarini penso sia pronto per far parte della rosa di Lega Pro, stesso discorso per Cozzoli, mentre Cosimi è ancora infortunato”.
Lavorare sotto pressione: “Quando sei il DS della regina delle Marche se non senti pressione sei un pazzo, l’Ascoli è una delle poche squadre che rappresenta una regione intera, ha una storia che conosco bene, mio nonno Mario è di Pesaro. La pressione esiste, ma voglio trasformarla in positivo, qui ci sono giocatori che sono consapevoli della scelta fatta, non sono venuti qui per l’aspetto economico o per trovare serenità, ognuno di noi ha la responsabilità di fare il 120% tutti i giorni”.
Carrera: “L’ho incontrato quattro volte prima che riprendesse la preparazione, le scelte fatte sono state concordate con lui, abbiamo condiviso caratteristiche e nomi, è stato un buon lavoro di équipe”.
Reparto portieri: “Al momento non abbiamo contezza del reale valore di Bolletta, stiamo facendo delle valutazioni, dobbiamo capire se i nostri giocatori possono fare un campionato di C. Fra Barosi, Bolletta e Raffaelli, gli ultimi due non sono coinvolti dal mercato in questo momento. Abati? Gode della mia stima. Se si fa lo scambio di Barosi col Giugliano il profilo di Menna è quello individuato”.
Quaranta, Gagliolo e Adjapong: “Su Quaranta la questione mercato è abbastanza aperta, sugli altri due, per come si stanno allenando, è più chiusa. Va detto che il mercato è fluido e tutto può cambiare”.
Sui nuovi arrivati: “Alagna è un jolly molto utile, ha l’ascolanità dentro, è rimasto molto legato alla maglia; Marsura si è tolto dei soldi per venire ad Ascoli, ha fatto qualcosa di molto bello che mi ha spiazzato: venerdì scorso mi ha chiamato dicendo che avrebbe fatto il gesto di ridursi l’ingaggio, aspetto che mi ha fatto capire che dal punto di vista umano eravamo sulla strada giusta. Varone lo seguo da tantissimo tempo, può diventare un simbolo di questa ripartenza, dentro e fuori dal campo può essere determinante. Per Corazza, in dirittura d’arrivo, parla la sua storia, è l’attaccante più ricercato in C, la trattativa è partita a giugno. Celia in questa operazione non c’entra nulla, sarebbe uscito comunque”.
Forte: “Si è tolto lo stipendio per restare ad Ascoli, ha dimostrato qualcosa di incredibile, l’ho conosciuto dal punto di vista umano e quindi ci metto la faccia: sul suo iter processuale siamo ottimisti, abbiamo letto le carte, pensiamo che si possa risolvere al meglio, nella vita si può anche sbagliare. Il ragazzo oggi ha 9 mesi di squalifica, ma Patron e giocatore si sono incontrati e sorprendentemente hanno trovato questo tipo di accordo, con Forte che è al minimo federale –avrebbe potuto anche svincolarsi – si allena a tremila, come un animale, è impressionante coi giovani. E se penso a un attacco Corazza-Forte, anche dovesse essere nel momento clou del campionato…”.
D’Uffizi: “E’ un talento impressionante del calcio italiano, non pensavo fosse così forte, è un ragazzo di 20 anni che ha la testa di un ragazzo di 20 anni, bisogna lavorarci, è difficilmente cedibile perché la sua valutazione di mercato sarebbe così alta che nessuno oggi potrebbe sostenerla, piace a moltissime società, anche di Serie A, ma credo che Simone oggi non abbia ancora dimostrato nulla, deve fare un campionato importante, ha un talento strepitoso”.
La partita col Gubbio: “Non sarà così indicativa, siamo partiti in ritardo, o meglio, non c’è stato un mese di ritardo, ma un mese di rispetto per la situazione e abbiamo scelto di tenere fermo il mercato. Domenica voglio vedere se i ragazzi sono pronti, chi giocherà deve dare risposte nell’adattamento, vorrei fare una partita importante, da Ascoli. Vorrei vedere un inizio di identità”.
Infine un messaggio sul livello organizzativo trovato all’Ascoli: “Ringrazio lo staff dei fisioterapisti e dei medici, ho le schede sanitarie dei calciatori in tempo reale, c’è una professionalità altissima, in questo momento storico Ascoli è un’eccellenza, c’è grande professionalità in tutte le componenti”.
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