Delegazione cinese in Provincia per rilanciare uno storico gemellaggio
Ascoli, Gondo si racconta alla web tv bianconera
Cedric Gondo, il “gondoliere” dell’Ascoli, ha parlato della sua famiglia, della compagna Chiara, ragazza di Mestre e del loro bimbo, Gabriele, nato a Venezia, prossima tappa di campionato dell’Ascoli.
Gondo racconta la sua infanzia, i primi sette anni in Costa D’Avorio, la guerra civile, l’arrivo in Italia, nel trevigiano. “I miei fratelli giocavano tutti a calcio e mia madre mi stava indirizzando verso il basket, ma per la pallacanestro non ero molto dotato anche se la passione un po’ mi è rimasta. I miei amici giocavano a calcio e così ho iniziato nell’Aurora Treviso. Dopo due anni, mi hanno visto le grandi squadre, su tutte la Fiorentina. Firenze è stata l’esperienza più bella che un giovane può avere, mi ha dato tanto a livello umano e come calciatore”.
In una passeggiata per le vie del centro storico l’attaccante ha parlato del suo rapporto con la religione “Vengo spesso in chiesa, al Duomo, sono cristiano-cattolico e devo tutto a mia madre che mi ha inculcato tanti insegnamenti, non mi ha mai obbligato a credere, è una cosa che viene da dentro”.
Sulle preferenze alimentari: “Ho provato le olive ascolane un mese fa e sono rimasto molto soddisfatto, non me le aspettavo così buone e ogni tanto faccio uno strappo alla regola, sono deliziose”.
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