“Ascoli For Special”, la forza dell’inclusione genera possibilità

ASCOLI – Il progetto “Facciamo Goal alla Disabilità” nasce dal connubio profondo tra la realtà, l’inclusione e la passione.

Nasce, cronologicamente parlando, nel 2011. Una realtà già avviata come quella della “Polisportiva Borgo Solestà” decide di perseguire, fortemente ed ardentemente, questo obiettivo.
In fondo, per chi aveva scelto di aprire questa associazione in un quartiere ascolano, col solo motivo di fornire una alternativa all’ozio, deve essere sembrata la sua naturale continuazione quella di fornirla anche a chi avrebbe voluto, ma non veniva considerato.

Cresce così una struttura costitutiva. E’ fatta da tecnici specializzati, come psicologi e allenatori, e un percorso didattico-sportivo studiato appositamente per loro.
All’epoca l’unica altra realtà già esistente era la “Totti Soccer School“. Quest’ultima si è rivelata una valida àncora per confrontarsi e perferzionare la formazione.

Facciamo goal alla Disabilità” ha scelto di porsi come tramite tra i ragazzi con disabilità intellettiva ed il loro desiderio di fare sport.Tale possibilità fornita mette i ragazzi nella condizione di poter sviluppare la loro autonomia, le loro capacità relazionali ed accrescere la loro autostima.Così si creano le condizioni per una naturale sensibilizzazione per chiunque abbia la fortuna di viver ciò, sia esso in maniera diretta che indiretta.

Ma come è stata declinata tale intuizione? Col desiderio di far vivere loro tutto ciò che comporta il calcio. Vengono organizzati due allenamenti settimanali – uno dei quali, con programmi specifici, insieme ad una squadra di normodotati – . E’ aperto ai ragazzi compresi nella fascia d’età 8-20 anni.

Questa “piantina” ha cominciato a crescere sempre più. Hanno ricevuto l’invito da parte della FIGC a Coverciano (occasione che ha dato modo loro di conosce Sacchi e Simone Inzaghi). Girano lo Stivale facendo man bassa di tornei…
Non dimenticano, però, il loro lato umano. Come quando scelsero di recarsi a Fossa (AQ) post sisma. Vollero organizzare un momento di svago con ragazzi del posto, fornendo palloni e scarpette.
Non rinunciano mai al – mutuato dal rugby – “Terzo Tempo” dopo qualunque partita.

Piano piano questa “piantina” ha iniziato a diventare un “bosco”. Le interazioni con altre realtà sono aumentate. Sono (circa) trenta le società che hanno collaborato con loro. Tali sinergie hanno permesso di coinvolgere 1500 ragazzi e tutti i vari staff.

Come ogni realtà che si rispetti non manca alcun tipo di figura preposta e predisposta agli scopi originali.
Scorrendo rapidamente, vediamo che sono coinvolti: allenatori con patentini FIGC, psicologi, preparatori atletici e insegnanti di eduzione motoria.Ciascuno di loro è essenziale per la crescita di ciascun ragazzo, i nostri ragazzi.

Questo modello non è esclusivo o eccezionale, è, pienamente, reale e possibile. Lo hanno capito anche altre società. Non sono mancate visite in loco. Non sono mancati richieste e chiarimenti. Chi fa’ della sua vocazione l’inclusione come potrebbe mai chiudere la porta a chi sceglie di mettersi al servizio per la medesima causa?

Arriviamo, poi, alle prime date importanti e recenti.Nel 2017 si aderisce alla “Quarta Categoria” – è il primo torneo nazionale di calcio a 7. E’ rivolto, esclusivamente, ad atleti con disabilità cognitivo-relazionale. E’ promosso dalla FIGC e appoggiato dal CSI, nda – , nel 2018 arriva il “matrimonio” bianconero. L’Ascoli “adotta” questo progetto e la squadra, da quel momento, partecipa al torneo come “ASCOLI FOR SPECIAL“.

Grazie all’interesse di Damiano Tommasi, i ragazzi sono stati, ufficialmente, tesserati come calciatori professionisti. Tale riconoscimento è Montecitorio.

La forza di questo “volano” sociale sono le sue innumerevoli interazioni: ad inizio anno hanno iniziato a far visita alle scuole (primarie e secondarie) locali, sono in pieno “tour dell’amicizia“, ovvero il far visita nella città italiane ad altre realtà simili.Possiamo, pacificamente, affermare che questa intuizione è diventata, pian piano, una organizzazione (non mancano sponsor senza i quali nulla di ciò sarebbe possibile) . Tale crescita non ha intaccato la loro ambizione originaria. L’animo è rimasto quello del 2011.

La rosa ad oggi è composta da: Facciamo Goal alla Disabilità: Falgiani Matteo, Cameli Mirko, Morganti Matteo, Allevi Fabio, Aniballi Micheal, Marinelli Andrea, De Marco Francesco, Viggiano Cristian, Marcucci Alessandro,
Orsini Giovanni Paolo, Arbin Sinazi, Yuri Gabrielli e Alessandro Barelli.

Viviamo in un contesto storico-sociale dove chi non “sta sul pezzo” o “non corre abbastanza” viene lasciato indietro e solo. E’ proprio la semplicità di questi sprazzi di umanità, invece,  a ricordarci di come sia, infinitamente, più interessante essere “UMANI” e “RELAZIONE”.

 

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