Ascoli, ecco il vice allenatore Bertolini: “I calciatori stanno rispondendo bene”
Alberto Bertolini, vice allenatore dell’Ascoli, è nato quarantadue anni fa a Morbegno, in provincia di Sondrio. Appese le scarpette al chiodo dopo quasi quattrocento partite in Serie C da attaccante esterno, Bertolini intraprende la carriera da allenatore, inizia al Sondrio, dapprima come tecnico della formazione Allievi, poi da responsabile del settore giovanile. Seguono le esperienze sulle panchine di Sondrio e Lecce in Serie D. A Bolzano, nel Sud Tirol, inizia due anni fa la sua carriera di vice-allenatore, ruolo che lo rende estremamente soddisfatto e pago della scelta fatta.
“La collaborazione con Paolo Zanetti è nata per caso due anni fa al Sud Tirol, è stato l’allora Direttore Sportivo Valoti a portarmi a Bolzano, evidentemente ha avuto capacità e qualità nel capire che ci saremmo integrati alla perfezione, insomma, ci ha visto lungo. Da subito con Paolo c’è stata empatia ed è nato un ottimo feeling. In staff c’era già Fabio Trentin come preparatore” dice “Il nostro è uno staff affiatato, c’è grande stima l’uno dell’altro e il Mister ha la grande qualità di dare ad ognuno di noi un’estrema fiducia, che cerchiamo di ricambiare lavorando sodo”.
Secondo Bertolini, allenatore e vice “Sono due ruoli completamente differenti, ma sono convinto e molto contento della scelta fatta, il Mister ci coinvolge molto e siamo a sua disposizione. Caratterialmente ci completiamo, io sono più ragionatore, lui ha grandissime idee d’istinto. Durante gli allenamenti mi occupo molto di specializzazioni individuali post allenamento e dello studio dell’avversario: ci sono calciatori che a fine lavoro vogliono migliorare gli inserimenti o l’ultimo passaggio e altri vogliono affinare le proprie doti esercitandosi sui calci piazzati. Quella di volersi migliorare dev’essere una richiesta che parte direttamente dal calciatore. Quanto allo studio dell’avversario, va detto che siamo concentrati prevalentemente su quello che deve fare l’Ascoli, su come crescere e sul nostro tipo di gioco. Questo per dire che diamo il giusto peso all’avversario, certamente ne studiamo i punti di forza e debolezza, guardiamo l’ultima gara disputata oltre ad almeno altre due partite che il Mister stesso mi segnala. Senza contare che lo stesso Zanetti guarda moltissime gare. Ho seguito un corso per Match Analyst organizzato dalla SICS e ho acquistato il loro software che è di grande ausilio”.
“Sono molto contento di come siamo stati accolti dalla Società e da tutti i componenti dello staff e poi mi ha sorpreso la città di Ascoli, una città storica e bellissima, sono rimasto molto affascinato. I tifosi mi hanno impressionato, ero presente allo stadio Del Duca il giorno della festa delle vecchie glorie ed è stato tutto estremamente emozionante. Questo affetto è per noi di grande stimolo e faremo il massimo per dare ai tifosi le soddisfazioni che meritano” prosegue Bertolini “Il percorso più logico sarebbe stato quello di iscrivermi all’ISEF dopo il Liceo, ma c’era l’obbligo di frequenza e, giocando a calcio, era per me impossibile. La laurea in Scienze Politiche è stata comunque per me una bella soddisfazione, che ha arricchito il mio percorso”.
E sul ritiro di Cascia, “I calciatori stanno rispondendo bene ai carichi di lavoro di questi giorni e sono molto disponibili. Mister Zanetti lavora molto sulla mentalità, la resilienza, l’essere predisposti alla fatica, al trovare comunque una soluzione quando si è affaticati, insomma ci si prepara molto a reagire in condizioni di affanno e stanchezza. Fra la prima e la seconda amichevole i ragazzi sono migliorati, sabato con lo Spezia il livello si alzerà e quindi il margine di errore dovrà essere limitato”.
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