Ascoli, ecco Di Carlo: “Ascoli è una sfida che voglio vincere. Sono qui perché ci credo”

Si è tenuta questa mattina al Picchio Village la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore dell’Ascoli Domenico Di Carlo, che stamane ha diretto la prima seduta di allenamento. Con lui il Direttore Sportivo Emanuele Righi.

“Sono felicissimo d’essere qui” – ha esordito il tecnico – “L’Ascoli è una società storica con tifosi che sono passionali come me.  L’Ascoli è per me una bellissima sfida da poter vincere, so che c’è tanto da lavorare, ma c’è anche tanta qualità. Sono qui perché ci credevo e ci credo ora, inizio un’avventura affascinante e stimolante, ringrazio Patron, Direttore, tutta la Società. La mia volontà era l’Ascoli, sono molto motivato e felicissimo.

Il mio vice sarà Mezzanotti, che ho avuto come giocatore, mentre sarà mio collaboratore tecnico De Poli, restano nello staff Riommi per i portieri e Paradisi per la preparazione atletica.

Voglio portare fiducia ai giocatori, all’ambiente, ai tifosi; ho avuto la fortuna di subentrare altre volte, anche in squadre retrocesse e so che serve infondere fiducia. Con la partecipazione di tutti, tutti compatti, si ottengono i risultati. L’Ascoli per qualità di squadra e giocatori è da medio alto livello.  I giocatori devono essere messi nelle migliori condizioni possibili per rendere al massimo. Ho chiesto alla squadra di essere libera di testa perché da oggi inizia un’altra avventura. Ho allenato Tirelli, ma conosco tanti altri che avrei voluto nelle mie squadre, Tremolada quando giocavo col trequartista – ma non sono riuscito a prenderlo -Marsura, che quando usavo il 4-4-2 avrebbe potuto spaccare la difesa, Corazza, che ha un’intelligenza calcistica straordinaria, Varone, Gagliolo – per lui parla la sua storia – Quaranta, autore di ottime prestazioni e tanti altri.

Abbiamo pochissimo tempo per preparare la sfida col Pescara, ma l’obiettivo sarà fare la prestazione perché questa maglia va indossata con grandissimo ardore e furore agonistico. In questo poco tempo sarà importante inculcare nella testa dei giocatori il coraggio, la voglia di lottare e di essere protagonisti in tutti i 90’. Voglio vedere giocare fra le linee, sovrapposizioni, da gruppo dobbiamo diventare squadra. Le soluzioni possono essere il 3-4-1-2, il 4-4-2 e il 4-3-1-2. Chi vedo meglio giocherà. Davanti abbiamo tantissima qualità, poi è chiaro che l’allenatore deve metterci le idee, se fai sentire tutti i calciatori importanti, possono darti quel qualcosa in più per vincere le partite.

Il Pescara utilizza un 4-3-3 aggressivo, con giocatori dinamici, terzini che fanno le ali e vengono dentro, ci faremo trovare pronti per fare una prestazione di squadra, cerchiamo in due giorni di dare più sicurezze possibili ai giocatori e la mentalità. L’episodio con Baldini? Sono passati tanti anni, ci siamo chiariti, è un bravissimo allenatore, all’avanguardia dal punto di vista tattico, speriamo di riuscire a fargli lo sgambetto”.

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