Ascoli e l’emorragia di residenti, Fioravanti: “La qualità della vita è fondamentale per ripopolare la città”

ASCOLI – Secondo i dati Istat, non si arresta il calo dei residenti di Ascoli, a beneficio delle città vicine e della costa. Un problema annoso che necessita interventi immediati.

«Purtroppo tutte le aree interne e le città intermedie hanno un calo generalizzato, visto che a causa di una mancanza di politiche nazionali , c’è stato uno scivolamento automatico verso altre realtà. Noi stiamo chiedendo a livello centrale che comprenda maggiore attrattività e  investimento sul lavoro» spiega il sindaco Marco Fioravanti.

«Stiamo lavorando sul distretto dell’idrogeno per creare un distretto a tema nel cratere. C’è anche un calo fisiologico a causa del terremoto, dove molti hanno avuto la casa inagibile  e sono andati a vivere in altri Comuni. Contiamo, però di recuperarli. Abbiamo messo in campo l’esenzione della Tari per chi porta la residenza ad Ascoli , uno stimolo che ha dato un piccolo respiro. Molti vogliono andare a vivere dove la qualità della vita è alta e nelle città di provincia dove il distanziamento è automatico  e dove c’è alto benessere fisico: stiamo lavorando in questa direzione perché Ascoli avrà un ruolo molto importante nei prossimi 5 anni». spiega Fioravanti

« Stiamo anche lavorando su due progetti: uno vuole riqualificare le frazioni migliorando la qualità della vita e un altro riguarda il centro storico per aumentare la qualità dell’abitare abbassando i prezzi e incidendo molto sull’housing sociale» spiega.

Tra Ascoli  e San Benedetto, che ha superato, seppur di poco, Ascoli come numero di abitanti per Fioravanti « Non c’è rivalità ma un progetto di città territorio tra le due realtà, che sarà basato sull’aspetto sanitario e turistico. C’è chi vuole speculare politicamente su quest’aspetto, ma ribadisco che non c’è divisione. I due territori, insieme, stanno ragionando per dare uno sviluppo all’intera provincia. Se le città si chiudono non hanno futuro». 

«L’Università è fondamentale perché se si investe sulla conoscenza, oltre ad avere una ricaduta diretta ce ne è una anche culturale, perché più si eleva il valore delle persone che vivono qui, più la città ne avrà beneficio. In questo senso c’è anche il comodato gratuito per venti anni con Unicam e a settembre avremo qui anche le facoltà di Agraria e Fisioterapia» conclude.

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