Ascoli, crescita esponenziale della difesa. Questa è la vittoria del gruppo

ASCOLI PICENO – Tre punti d’oro. Tre punti contro una diretta concorrente per la salvezza condita da una buona prestazione, seppur con qualche sofferenza di troppo.

L’Ascoli conquista la sua prima vittoria stagionale e dà un’iniezione di fiducia di non poco conto al suo morale. Di fronte certamente non c’era un avversario temibile, apparso sinceramente poca roba, ma i bianconeri hanno saputo fronteggiare bene alle rare azioni offensive dei piemontesi. Una formazione rimaneggiata e con parecchie sorprese quella messa in campo dal duo Fiorin-Maresca con Cinaglia sulla sinistra, autore di una buona prova e Carpani in mezzo al campo, capace a conquistare palloni e far ripartire le azioni con grande disinvoltura.

Premiate dunque le scelte dello staff tecnico. Nota di merito sicuramente al reparto arretrato che, dopo la disastrosa prestazione di Cittadella, ha evidenziato passi da gigante. Un lavoro di reparto che ha mandato in tilt l’attacco vercellese, spesso e volentieri finito in offside. La presenza di un uomo esperto come Padella al fianco di Gigliotti ha sicuramente favorito questo processo di crescita, ma al tempo stesso va evidenziata la concentrazione e l’assenza di errori di tutto il pacchetto arretrato. Capitan Buzzegoli è stato maggiormente impegnato in fase d’interdizione insieme al compagno Carpani. Sulla trequarti nessun punto di riferimento per la difesa di mister Grassadonia, andata in confusione quando i tre alle spalle di Rosseti hanno provato a fraseggiare negli spazi stretti. L’attaccante toscano non è sicuramente una scoperta recente; le sue caratteristiche si conoscono e la speranza è che continui su questa strada senza ulteriori infortuni.

Non tutte note positive, come normale che sia alla seconda giornata di campionato, per una squadra con una propria identità basata sul possesso palla, attesa delle uscite degli avversari e zero palloni buttati alla ricerca della prima punta. C’è ancora da migliorare, soprattutto nella gestione di alcuni momenti della gara, ma i presupposti ci sono e come. Nella ripresa, con i ritmi scesi vertiginosamente da entrambe le parti, poche sono state le azioni degne di nota dalle parti di Nobile. I bianconeri hanno tenuto botta sino al 94′, sapendo soffrire quando c’è stato da da soffrire. Un piacere rivedere Bianchi in campo, un bel regalo la sua mancata partenza, ma anche la gioia di Perez in occasione del rigore trasformato da Rosseti: una segnale positivo, a testimoniare la vittoria di un gruppo sempre più affiatato. Ora testa al Novara, per il secondo impegno consecutivo al Del Duca da non fallire.

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