Ascoli, che vogliamo fare? Si può recuperare, ma…

Una squadra dai due volti. L’Ascoli di Devis Mangia assume sempre più questi connotati.

Se in casa il Picchio ha raccolto 7 punti sui 9 disponibili, in trasferta i bianconeri hanno un ruolino di marcia da brividi: quattro partite e quattro sconfitte, zero gol realizzati e ben 11 subiti.

GLI ERRORI DEL MERCATO – La colpa – è evidente – è un po’ di tutti. In primis di chi a inizio stagione si è mosso sul mercato col compito di allestire una rosa adatta al campionato cadetto. Chi di dovere si è ‘tuffato’ su giocatori con caratteristiche consone a un modulo ben preciso, che non prevedeva l’utilizzo di esterni di ruolo. Ecco perché nel giro di pochi giorni si era dato il ben servito al Tripoli, Chiricò e Mustacchio di turno. Giocatori che – col senno del poi – avrebbero forse potuto essere utili alla causa bianconera più di quanto si era frettolosamente pensato. Poi gli ‘avvicendamenti’. Prima l’arrivo di Marroccu, che ha provato a rimediare con gli innesti di Cacia, Bellomo e Canini. Poi il cambio in panchina, con Devis Mangia che si è ritrovato a dover mettere una pezza a una squadra con evidenti lacune in alcuni ruoli nevralgici.

RIMEDIARE SI PUO’ – E’ inutile girarci intorno, l’Ascoli deve cambiare qualcosa per centrare la salvezza. Quella stessa salvezza che sembrava pratica da archiviare in poco tempo per poi sognare qualcosa in più e che invece dovrà essere conquistata punticino dopo punticino contro avversarie che scenderanno in campo col coltello tra i denti. Il mercato di gennaio dovrà essere sfruttato nel miglior modo possibile. Senza fare errori, perché poi non sarà più possibile rimediare ulteriormente.

PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI – Il problema vero è che tutti devono entrare nell’ottica della Lega B. Perché i vari “Il campionato è ancora lungo”, “C’è tempo per recuperare”, “Usciremo da questa situazione” potrebbero a un certo punto non bastare più. Il torneo cadetto è maledettamente difficile, maledettamente imprevedibile. Una settimana sei a un passo dai playoff, la settimana dopo rischi di non fare neppure i playout. L’Ascoli però non può cullarsi su “La classifica è corta”. Perché arriverà il momento in cui recuperare diventerà difficile. Poi impossibile. Il Picchio non deve correre il rischio di commettere questo sbaglio. I bianconeri devono acquisire la consapevolezza di una situazione difficile e dalla quale bisogna uscire il prima possibile. Tra due settimane sarà già giro di boa. E’ finito il tempo di rimandare.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

LE PAGELLE: male Pirrone e Grassi, attacco evanescente

Articolo Successivo

Primavera: Ciabuschi pareggia i conti, ma il Picchio perde 3-1