Arriva “MAdAM – Museo Aperto d’Arte Marche’, progetto di valorizzazione diffusa delle più contemporanee forme d’arte
Al via MAdAM – Museo Aperto d’Arte Marche, il progetto di valorizzazione diffusa delle più contemporanee forme d’arte del territorio, rivolto ai turisti e alla collettività.
MAdAM si presenta come una rete museale diffusa e aperta, in grado di valorizzare le più contemporanee forme d’arte presenti sul territorio e, allo stesso tempo, di offrire uno spazio di incontro, scambio, progettazione e produzione condivisa tra enti pubblici e privati che operano in ambito culturale, formativo e turistico, in tutta la regione.
“É davvero interessante l’idea di una rete museale diffusa e aperta, in grado di valorizzare forme d’arte contemporanea presenti nei territori. – commenta Giorgia Latini – Ritengo che questo sia un modo originale di vivere le nostre città e i luoghi della nostra regione attivando un diverso sguardo sulle realtà che abbiamo intorno. L’ho sempre pensato: quando ero assessore alla cultura del Comune di Ascoli Piceno ho promosso progetti di riqualificazione attraverso l’Arte Urbana. Aggiungo che la proposta che presentiamo oggi e che ha avuto il sostegno della Regione Marche non ha validità solo per la promozione turistica ma è rivolta a tutti, anche alle scuole con percorsi, workshop e laboratori per gli studenti”.
“La Regione Marche sta già lavorando a strategie caratterizzate da una visione unitaria e una diffusione capillare: basti pensare alla creazione di un sistema di gestione integrata come l’albergo diffuso, inserita nel Piano triennale della cultura e al Festival dei Borghi, in programma a settembre, che traduce in una proposta culturale e turistica il grande patrimonio materiale e immateriale disseminato in tutta la regione. MAdAM è un’azione che completa ciò che è già in atto aggiungendo un nuovo tassello. E testimonia ancora una volta che i risultati vengono se c’è una rete pubblico-privata capace di incarnare e progettare una visione”.
“L’Arte Urbana – commenta Stefano Ferretti – è stata da subito una presenza molto forte nel tessuto urbano, sociale e imprenditoriale nelle Marche: grazie a un vero e proprio lavoro di innesto, coordinato tra gli enti pubblici, le associazioni, gli artisti e i privati del territorio, si è infatti giunti al suo radicamento locale, con una produzione di larga scala e in continua evoluzione, per quantità ma soprattutto per qualità. Da qui la necessità di un progetto come MAdAM, che si faccia portatore di tutte queste restituzioni oltre che dei valori di un’arte in grado di rimettere in discussione l’idea di collettività da un punto di vista tanto urbanistico quanto sociale. Si tratta, infatti, di un’arte collettiva, fortemente inclusiva e la provenienza ‘dal basso’ di MAdAM è determinante per un museo che restituisce senso di vicinanza con i locali”.
Tra le associazione c’è anche l’ascolana Arte Pubblica .Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto e open source, la cui collezione è oggi formata da 120 opere realizzate da 85 artisti di rilievo nazionale e internazionale, disseminate su oltre 40 Comuni delle Marche.
“Nel lavoro svolto fin qui, il supporto delle istituzioni ha avuto un’importante valenza – ha aggiunto Ferretti – da una parte l’apertura istituzionale e l’interesse culturale verso l’Arte Urbana hanno permesso a una forma espressiva che inevitabilmente si fonde con lo spazio pubblico di avere un riconoscimento ufficiale e di rientrare a pieno titolo in un patrimonio artistico condiviso e legittimato. Dall’altra la consapevolezza dell’importanza artistica di questo movimento ha portato una vera e propria volontà di inglobare opere di questo tipo nel patrimonio culturale che caratterizza e dona identità al territorio, oltre che nell’offerta turistica regionale. La sinergia e la collaborazione tra le molteplici realtà territoriali coinvolte, è stato il necessario coronamento di un progetto volto alla valorizzazione delle risorse regionali per la valorizzazione della regione stessa”.
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