Arquata Potest recupera due pali segnaletici vandalizzati ed avverte: «Adesso ci sono le fototrappole»
ARQUATA DEL TRONTO – Abbiamo assistito a molte iniziative, dalla prenotazione dell’ultimo pasto al ristorante o alla corsa alla spesa, per trascorrere l’ultima giornata “gialla”. I ragazzi di “Arquata Potest” hanno deciso di spendersi ancora per la propria comunità. Lo hanno fatto attraverso il recupero dei pali segnaletici divelti sopra Colle d’Arquata ed il collocamento delle fototrappole. Quest’ultimo passaggio servirà per dissuadere chi, ahimè, ancora continua a vandalizzare e danneggiare il lavoro di questa realtà.
«Purtroppo nelle scorse settimane due nostri pali erano stati lanciati nei burroni – scrivono i ragazzi nel post social -. Era già quasi impossibile riuscire a ritrovarli. Noi invece li abbiamo pure recuperati». Decisivi per la riuscita del recupero sono stati Paolo Izzi e Sante Corradetti, quest’ultimo originario proprio di Colle e che, come qualsias’altro membro di “Arquata Potest”, crede ardentemente alla vocazione di “Paradiso del trekking” per Arquata.
Dopo ben due sopralluoghi (e tanti km percorsi nel bosco), si è riusciti a perfezionare il tutto.
«Ma non potevamo lasciare irrisolta la questione, perché abbiamo investito soldi nel progetto #Camminarquata e non c’é la minima intenzione di darla vinta a quei pochissimi che, evidentemente, non hanno ancora capito con chi hanno a che fare». Affermano sempre i ragazzi nel post.
Gli stessi ribadiscono come siano «sempre disponibili ad un eventuale confronto con chi non la pensa come loro e volesse parlarne a quattr’occhi, contattandoli in privato» e che pretendano «rispetto per tutto il lavoro svolto gratuitamente in questi anni».
Ma l’ultima novità comunicata è l’istallazione di fototrappole lungo i sentieri recuperati.
Tale decisione è anche accompagnata da un forte ammonimento da parte di “Arquata Potest”: «se si dovesse ripetere un atto del genere, andremo avanti con le denunce già presentate, chiedendo i danni per tutti gli episodi di vandalismo subiti finora e di cui abbiamo già informato le autorità competenti, le quali sono dalla nostra parte e non aspettano altro per fare in modo che certi episodi non si verifichino più».
Lascia un commento