Area Vasta 5, nuovi percorsi assistenziali nella Radiologia interventistica
ASCOLI PICENO – L’Area Vasta 5 ha istituito una SSD di Radiologia Interventistica nell’abito del Dipartimento dei Servizi ed inserita in un Dipartimento Funzionale ASUR.
Questa struttura, funzionalmente autonoma, dà la possibilità a medici radiologi con specifiche competenze acquisite nel corso di numerosi anni di attività sia durante la formazione post-laurea che nella attività clinica ospedaliera quotidiana, di dedicarsi in maniera completa a tale attività e pertanto consentirà di accrescere la risposta diagnostico-terapeutica per pazienti con patologie vascolari ed extravascolari. Il prossimo rifacimento della sezione di Radiologia Interventistica sita nei locali adiacenti alla U.O.C. di Radiologia, con requisiti configuranti sala operatoria consentirà di eseguire procedure anche a maggiore complessità in sedazione-anestesia; l’acquisizione inoltre a breve di una nuova apparecchiatura radiologica (angiografo di ultima generazione) dotata di ecografo integrato, tecnologia rotazionale e possibilità di effettuare ricostruzioni volumetriche 3D simil-TAC, permetterà agli operatori di lavorare in condizioni di sicurezza adeguate ai migliori standard di riferimento internazionali ed all’utenza di poter usufruire di un servizio di alta efficienza in un contesto organizzato. Nel 2018 sono state effettuate oltre 1000 procedure interventistiche di cui circa 1/3 di tipo vascolare.
Il direttore di Area Vasta 5 Cesare Milani ricorda che “La Radiologia interventistica è la medicina del futuro . Questa è una prima tappa propedeutica attivando anche posti di ricovero. Abbiamo assunto un radiologo in più per dare la possibilità a quelli che abbiamo già che possa o dedicarsi a questo settore e abbiamo predisposto anche la determina per la medicina vascolare che partirà a fine anno” mentre il direttore dell’Unità di Radiologia Carlo Marinucci aggiunge che ” Già dal 1979 si sono fatte le prime procedure grazie al dottor Stipa e poi Fabio D’emidio ha proseguito il cammino. Oggi ne inizia un’altra con nuove apparecchiature come l’angiografo di ultima generazione”. Fabio D’Emidio, a capo della sezione di Radiologia Interventistica ricorda di “Aver sempre cercato di compensare delle carenze importanti e dedicandoci a questa branca, possiamo impegnarci a fondo per migliorare il settore. Noi abbiamo risultati maggiori se il paziente viene seguito a fondo e per questo serve la giusta tecnologia grazie al nuovo angiografo di ultima generazione “. Si sta coordinando un tavolo tecnico per l’organizzazione dell’attività in collaborazione con
l’UOC di Radiologia Interventistica di Macerata con il Dotor. Alborino, in attesa della formalizzazione del Dipartimento inter Area Vasta di Radiologia Interventistica, anche per la risposta in emergenza/urgenza.
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