Ardemagni: “Costretto ad andare via. Ecco come stanno le cose”
ASCOLI – L’ex giocatore dell’Ascoli Matteo Ardemagni spiega le motivazioni della sua cessione.
“Non mi sarei mai aspettato di andare via in questo mercato di metà stagione, ma le cose sono andate così per vari motivi. Con la società dell’Ascoli era concordato un rinnovo a inizio campionato, senza però che questo venisse portato a termine. A gennaio quando addirittura vidi il mio nome associato a varie squadre per una cessione, chiamai il presidente Pulcinelli, con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto, il quale mi dice che un rinnovo non era in programma data la mia età” dice Ardemagni.
“Si trattava del fatto che il mio ex presidente non aveva più fiducia e stima in me come giocatore, nonostante io fossi capitano, uomo spogliatoio, che abbia sempre dato anima e cuore, per il mio attaccamento alla maglia, e soprattutto nonostante io mi sia sempre comportato da Uomo prima che da capitano a differenza di qualcuno” dice.
“Ci ho sempre messo la faccia, stando in prima fila a prendermi le critiche quando era giusto e gli applausi quando ce li meritavamo. Non mi sono mai tirato indietro perché non è nella mia indole. Quando ho preso consapevolezza del fatto che la società avrebbe senza dubbio fatto a meno di me, allora ho cominciato a valutare le offerte di altre squadre” spiega.
“Il Frosinone che con il suo presidente e il suo direttore sportivo hanno dimostrato di volermi a tutti costi e di avere quindi fiducia in me. È proprio la fiducia di una società, il mio incentivo a dare il meglio di me. Quindi anche se per me è stata una sorpresa dover partire, tutto questo è accaduto per volontà della società che mentre rilasciava interviste dicendo che sarei rimasto, si incontrava con i dirigenti di altre squadre per vendermi. Ho scelto Frosinone perché mi ha voluto fortemente” dice.
” Voglio ringraziare la piazza di Ascoli con i suoi tifosi che sono stati la parte più bella che porterò sempre il popolo bianconero nel cuore perché è l’unica parte sana di Ascoli, di cui fa parte anche l’ex presidente Giuliano Tosti che è stato il primo ad avermi accolto qui “in” Ascoli” conclude.
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