Approvati i programmi FESR e FSE, Acquaroli: ”Sfide programmatiche per rilanciare la competitività del territorio e delle imprese marchigiane”
“Sostegno e rilancio delle imprese, sviluppo, innovazione e specializzazione intelligente per un territorio più competitivo, infrastrutture, lavoro e formazione, sociale, rivitalizzazione dei borghi, nei nostri paesi e del nostro tessuto sociale, contro lo spopolamento e per il rilancio del nostro territorio. Già lo scorso anno abbiamo avviato una fase di ascolto e coinvolgimento con i sindaci, la Camera di Commercio, le associazioni di categoria e le parti sociali, tenuta in ampia considerazione per individuare le priorità per questa programmazione europea che interviene in un periodo storico certamente non esente da difficoltà. Le risorse europee a nostra disposizione nel contesto attuale sono infatti appena sufficienti per porre rimedio ai danni portati dalla pandemia, non certo alle conseguenze della guerra in atto in Ucraina. Dobbiamo quindi rispondere innanzitutto alle urgenze”.
Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Acquaroli oggi pomeriggio in occasione dell’approvazione in consiglio regionale dei programmi FESR E FSE+ per la nuova programmazione europea 21-27: oltre 1 miliardo di euro di risorse in arrivo per le Marche, articolata in POR (Programma Operativo Regionale) e POC (Programma Operativo Complementare).
Le nostre imprese marchigiane prima hanno vissuto la crisi del mondo del credito, poi il sisma, poi le conseguenze della pandemia ed ora sono particolarmente penalizzate dall’attuale crisi internazionale che preclude alcuni mercati di riferimento, e dalle sanzioni. Il tessuto produttivo manifatturiero e agricolo è fortemente provato sia nelle piccole che nelle grandi dimensioni e deve essere aiutato, così come le imprese in generale. Abbiamo voluto destinare anche un’attenzione precisa a politiche attive e trasversali per i borghi, a cui abbiamo destinato misure che tra risorse regionali ed europee ammontano a 100 milioni, per creare una nuova economia fatta di filiere di eccellenza, qualità, turismo ed enogastronomia. Quelle che mettiamo in campo sono sfide programmatiche per costruire nuove opportunità di crescita e lasciarci alle spalle questo periodo così difficile”.
Lascia un commento