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Approvato dalla Cabina di Coordinamento il documento per la ricostruzione del borgo di Arquata con un finanziamento di oltre 46 milioni
“Quella di ieri è stata una giornata molto importante per il futuro di Arquata del Tronto. Con questo atto abbiamo posto le basi economiche e normative per la ricostruzione del suo centro storico con interventi di rilievo per la loro particolare criticità e urgenza e il profondo significato sociale e culturale”.
Sono le parole dell’Assessore regionale alla Ricostruzione post sisma Guido Castelli il cui costante lavoro delle ultime settimane ha portato ieri all’approvazione dell’ordinanza speciale denominata ‘Interventi di ricostruzione del Centro Storico di Arquata del Tronto’.
Il documento, costituito da 17 articoli, ha ricevuto l’ok della Cabina di coordinamento del Sisma e prevede un importante finanziamento ad oltre 46 milioni di Euro, destinato ad opere pubbliche individuate, come si legge nel testo, sulla base del “principio di armonizzazione degli interventi privati con quelli pubblici, in quanto funzionali in una visione coerente e unitaria, propedeutici o strettamente connessi con la ricostruzione privata” oltre che “necessarie per la ripresa della vivibilità della città e dei suoi valori sociale e culturale pubblici”.
“Questa ordinanza – spiega Castelli – rappresenta la prima di una serie di provvedimenti e contiene un insieme di interventi di particolare criticità e urgenza che dovranno essere realizzati nel centro storico del borgo”. Le opere finanziate, il cui elenco è descritto all’articolo 3, vanno dal ripristino della viabilità principale e secondaria (9,6 milioni di Euro) alla ricostruzione della rocca medievale (4 milioni) della Chiesa di San Salvatore (1,4 milioni), alla realizzazione del palazzetto comunale dello Sport (3 milioni, di cui 1,5 proveniente da donazione della Croce Rossa Italiana), fino ai terrazzamenti dello stesso entro storico (13,2 milioni), sottoservizi (5,4 milioni) e municipio (3 milioni).
“Queste opere, anche se incidono su aspetti diversificati, rientrano nell’ambito di una gestione unitaria del centro storico – spiega ancora l’Assessore -. Oltre ad essere finanziate con un notevole impegno di spesa, tendono a ridare ad Arquata opere pubbliche e simboli dall’alto valore sociale e culturale, fattori indispensabili per ricreare nel borgo quella vivibilità necessaria per la sua rinascita e portata via dal dramma del terremoto”.
Nell’ordinanza, inoltre, è affidato all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione il ruolo di soggetto attuatore per la maggior parte degli interventi, nonostante che la realizzazione di alcuni di essi spetti ad altri enti istituzionali. “L’Usr, in ogni caso, sarà a disposizione dei Comune assumendosi la responsabilità di soggetto attuatore per accelerare la parte pubblica della ricostruzione”.
Tra gli aspetti più rilevanti del documento ci sono le ‘Disposizioni per l’accelerazione della ricostruzione privata’ (art. 9): “Con uno specifico articolo – prosegue Castelli – abbiamo introdotto una serie di criteri affinché, mediante deroghe e facilitazioni normative relative alla rimozione di macerie e demolizione di edifici, si provveda alla gestione unitaria degli interventi per superate tutte le criticità connesse agli stessi”.
“Con questa ordinanza – riassume l’Assessore con delega alla Ricostruzione – sono state previste ingenti risorse, ma soprattutto sono stati garantiti sia sostegno al Comune che ogni agevolazione normativa necessaria per arrivare presto e bene alla realizzazione di questi interventi. Il tutto nel giorno in cui lo stesso Comune approvava un altro importante atto: il Documento direttore della ricostruzione di Arquata affidato allo studio Mate Boeri. Un ulteriore tassello – conclude – utile ad inquadrare nella sua complessità tutte le esigenze del territorio arquatano, frazioni comprese, con una particolare attenzione alla ricostruzione di Pescara del Tronto”.
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