Appignano, incontro pubblico per l’avvio dell’Accordo Agroambientale per tutela del suolo, rischio di dissesto idrogeologico e alluvioni
Lunedì 10 luglio al Teatro S.A.L.E. alle ore 17,30 sarà presentato l’Accordo Agroambientale nel territorio Comunale. L’incontro per la cittadinanza sarà un’occasione per conoscere e approfondire le misure che verranno messe in campo.
L’appuntamento dato ai cittadini di Appignano del Tronto per il prossimo lunedì pomeriggio al Teatro S.A.L.E. è quanto mai importante nel contesto attuale, con le tante emergenze su territorio nazionale – con le Marche coinvolte da vicino – per alluvioni e frane dovute a eventi meteo avversi ed eccezionali.
Verrà presentato e avviato il progetto di Accordo Agroambientale nel territorio Comunale (denominato AAA TSDA – Appignano del Tronto) finanziato con PSR 2014-2022 che ha coinvolto e aggregato molti soggetti del territorio.
Gli Accordi Agroambientali d’Area (AAA) hanno lo scopo di coinvolgere ed aggregare intorno ad una specifica problematica di carattere ambientale, un insieme di soggetti pubblici e privati nell’ambito di un progetto territoriale condiviso, in grado di attivare una serie di interventi volti ad affrontare tale criticità in maniera coordinata.
«Sempre più spesso assistiamo a fenomeni meteorologici estremi – spiega il sindaco di Appignano del Tronto, Sara Moreschini – e in poche ore possono arrivare quantità di precipitazioni che in passato cadevano in 6/12 mesi. È fondamentale, ai fini della tutela del suolo e della prevenzione del rischio idrogeologico, che ognuno di noi faccia la sua parte, Regione, enti locali, aziende agricole ecc. Gli Accordi Agroambientali d’Area vanno proprio in questa direzione. Difatti, tutte le azioni che abbiamo programmato insieme alle aziende agricole aderenti al progetto, che verranno messe in atto nei prossimi due anni, avranno proprio l’obiettivo dell’adattamento al cambiamento climatico. Oltre ad interventi strutturali, strade, fossi o scarpate – prosegue il Primo Cittadino – ci saranno importanti appuntamenti di formazione, come ad esempio quelli per imparare a gestire nel migliore dei modi i cambiamenti climatici in atto. Ringrazio la Regione Marche per questa opportunità, gli agricoltori che con lungimiranza hanno aderito al progetto, le associazioni di categoria e i partner che hanno collaborato fattivamente (Coldiretti, Cia, UCI e Vinea) e tutti i tecnici che stanno lavorando al progetto».
All’incontro pubblico di Appignano del Tronto, con il sindaco Sara Moreschini, interverranno Andrea Maria Antonini attuale Assessore Regionale all’Agricoltura e il dirigente regionale Lorenzo Bisogni per la parte dei saluti iniziali delle Autorità locali.
«Questo progetto – illustra Michele Rismondo, facilitatore dell’Accordo Agroambientale d’Area – assume dunque una valenza sia a scala locale, con benefici per il territorio e per le aziende partecipanti, sia a scala più ampia, in quanto i metodi applicati, i risultati ottenuti, gli indicatori ambientali per il monitoraggio utilizzati, serviranno per la creazione di linee guida e buone pratiche da mettere successivamente in atto in tutta la Regione. Questo sarà possibile attraverso la cooperazione dei vari attori coinvolti, con la creazione di una Cabina di Regia dell’Accordo, costituita dal Comune di Appignano del Tronto come soggetto promotore insieme ai rappresentanti delle aziende agricole coinvolte, i tecnici progettisti, e il facilitatore quale figura di coordinamento e raccordo con la Regione Marche. All’interno del progetto – aggiunge Michele Rismondo – sono state attivate diverse misure di finanziamento che riguardano interventi per la prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, la viabilità rurale e forestale, la riforestazione di aree in abbandono, oltre alla formazione rivolta agli operatori del settore, per un totale di 820 mila euro di contributo a favore delle realtà locali coinvolte».
Alle 18.30 è prevista anche una tavola rotonda, dal titolo “Gestione della fase attuativa dell’AAA Appignano del Tronto”, moderata proprio da Michele Rismondo che farà dialogare diversi enti e soggetti coinvolti nel progetto AAA, fra cui la Regione Marche, la Cabina di Regia, le aziende agricole partecipanti, le associazioni di categoria e i tecnici progettisti.
I benefici degli accordi agro-ambientali sono molti sia per l’agricoltore che per la collettività.
«Abbiamo stimato – spiega il progettista Leonardo Marotta – che in media ogni progetto riduce i costi di erosione di circa 65 euro per ettaro per anno e aumenta i benefici (come servizi ecosistemici gratuiti) di circa 320 euro per ettaro per anno.
Il progetto ora inizia la sua ultima fase: da un lato le aziende porteranno a termine i progetti, dall’altra il progetto di Comunicazione e Informazione e quindi la diffusione di soluzioni potrà influenzare altre aziende nelle realizzazioni di pratiche simili, per ridurre i rischi e aumentare i benefici nei propri terreni».
Per quanto riguarda Appignano del Tronto, oltre al Comune di Appignano del Tronto, partecipano agli Accordi 21 aziende, delle quali 6 hanno presentato dei progetti di miglioramento agro-ambientale finanziato.
«L’accordo è volto a ridurre l’erosione del suolo – conclude Leonardo Marotta – e il dissesto geomorfologico e idraulico. Questo è problema importante: le ultime stime prodotte dal Joint Research Centre della Commissione Europea parlano di 1,25 miliardi di euro/anno in termini di produttività agricola persa e 155 milioni di euro di Pil in meno. All’interno di queste stime, l’Italia spicca purtroppo in negativo con una perdita annua di 619 milioni di euro e il 33% della sua superficie agricola totale colpita da erosione grave. Il costo nel comune di Appignano si può stimare con due parametri: le aree in erosione grave sono il 43% delle superfici del comune (la cui dimensione è pari a 23 chilometri quadrati). Queste aree perdono ogni anno circa 11 tonnellate di suolo fertile per ettaro con un costo che si stima in un valore di circa 104 euro per ettaro per anno (con un errore di circa il 12%). Oltre a questo valore la perdita di suolo è implementata dalle piogge che sono più intense e con maggiori eventi estremi».
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