Antonini: “30 milioni all’agricoltura “giovane”: sbloccato il bando atteso da anni”
30 milioni a bando per sostenere i giovani agricoltori delle Marche. Era atteso da anni, si è sbloccato grazie all’azione amministrativa della Lega con il vicepresidente e assessore regionale Mirco Carloni. Permetterà ai giovani di aprire aziende, fare nuovi investimenti ed avere assistenza professionale e tecnica durate il percorso.
“Una misura fondamentale a supporto di un settore che vede sempre più giovani coinvolti – dichiara il consigliere regionale della Lega Andrea Maria Antonini, presidente della 3a Commissione Ambiente e Territorio – Prevediamo una misura gemella l’anno prossimo per altri 20 milioni di euro. La scadenza delle domande è fissata per il 21 dicembre: finanzieremo nuovi insediamenti a partire da 35mila euro e fino a 50mila nel caso siano realizzati in area montana riconoscendo un contributo medio del 50% sugli investimenti per produzioni agricole, agriturismi ed agricoltura sociale”.
“C’è voluta un’estenuante trattativa al tavolo politico strategico che ha visto la partecipazione della Regione, delle associazioni di categoria e dei sindacati di settore per il via libera alla misura – spiega l’assessore Carloni cui va il merito di aver fatto ogni sforzo possibile per portare in porto la misura – Tra gli obiettivi del piano aziendale sono state considerate tutte le produzioni di qualità, non soltanto quelle biologiche. Nelle stime degli uffici regionali, saranno circa 150 i progetti finanziati con i fondi europei del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, per il biennio di proroga 2021/2022. In attesa dell’approvazione della modifica del PSR, in cui saranno allocati i fondi assegnati per l’estensione di due anni, è stato intanto possibile procedere all’emanazione del bando per l’anno 2021”.
“Il bando è pensato per dare una spinta propulsiva al settore anche attraverso supporto e semplificazione – conclude Antonini entrando nel dettaglio – Prevede infatti formazione e consulenza gratuita nonché la rendicontazione ex post, senza bisogno di presentare preventivi (i costi sono stati standardizzati), così da semplificare la procedura sia per chi fa domanda che per la Regione nella fase di controllo. I giovani che presenteranno domanda dovranno risultare “agricoltori in attività” entro 18 mesi dalla data della concessione dell’aiuto anziché dal momento dell’insediamento. Per la selezione si adotta il criterio per cui i soggetti richiedenti siano in possesso di un titolo di studio e di esperienza maturata nel settore agricolo, anziché quello di età non superiore ai 30 anni, previsto nei bandi precedenti”.
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