Beko ,Acquaroli a Comunanza per incontrare Sindaco, sindacati e lavoratori
Antonini e Acquaroli:”Stop al clientelismo dei soliti noti”
SAN BENEDETTO- Inaugurazione ieri sera della sede elettorale del candidato della Lega Andrea Maria Antonini.Al taglio del nastro dei locali di via Pasqualetti 5 è intervenuto anche Francesco Acquaroli, candidato governatore alle Elezioni regionali, ma anche l’Eurodeputato della Lega Matteo Adinolfi e tanti amministratori locali.
“Il 20 e 21 settembre abbiamo un’occasione unica: dire basta a cinquant’anni di clientelismo dei soliti noti, di sostegno dato solo agli amici degli amici – le parole di Andrea Antonini -. Molta gente è delusa dalla politica e in parte lo capiamo. Ma esiste un altro popolo, altre Marche, che ha voglia di essere ascoltato, con un nuovo modo di fare politica”.
Sulle passate gestioni del centrosinistra, il Commissario piceno della Lega ha detto: “Il sud delle Marche non è stato trattato bene in questi decenni. Bensì come fratelli minori, quasi mai in condizione di arrivare dove sono arrivati i fratelli più grandi. Per questo chiediamo un’attenzione che non c’è mai stata data per lo sviluppo di una provincia, attraverso un progetto unico, dalla costa alla montagna. Perché la strada si fa insieme”.
Quindi spazio alle proposte: “Dobbiamo partire dalle infrastrutture: non può esserci sviluppo economico e sociale se non siamo raggiungibili. Puntare sulla terza corsia dell’autostrada, sulla ferrovia per Antrodoco per arrivare alla Capitale e sul terzo
braccio del porto di San Benedetto, essendo la pesca una risorsa in grande difficoltà per colpa di leggi inique”.
Infine: “Caro Francesco, ti chiediamo di sventare la malsana politica sanitaria del Pd, fatta di scelte scellerate come la chiusura dei due ospedali del Piceno per una nuova struttura che non vuole nessuno e impossibile da mantenere. Diciamo no a questo scempio”.
“Andrea è un amico di tante battaglie – le parole di Acquaroli -, una è quella delle prossime elezioni che non saranno normali come le altre. Sarà un appuntamento storico per cambiare una politica arrogante che decide tutto arroccata in una stanza, sostenendo e prediligendo solo chi è vicino e non tutti in egual misura”.
Il candidato a Palazzo Raffaello, quindi, ha proseguito sui temi: “Abbiamo uno tra i più bassi gradi di sviluppo che, secondo uno studio, ci farà perdere 100mila abitanti in dieci anni per la fuga dei giovani. La media dei turisti stranieri è del 14% del totale contro il 40% nazionale, sul sisma abbiamo avuto una regione piegata ai diktat di partito e manca una visione imprenditoriale di sistema che aiuti tutti, non solo sempre gli stessi”. Sugli ospedali dice: “È vergognoso pensare di toglierli. Ecco perché se vinceremo riscriveremo il piano sanitario regionale insieme ai sindaci e gli operatori sanitari”.
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