Anche l’Università della Terza Età in attesa di ripartire con le sue attività

ASCOLI – L’Uteap (Università della Terza Età) sta vivendo come tutti un momento difficile, con la chiusura provvisoria della sede e la sospensione forzata dell’Anno Accademico. Il Covid19 ha obbligato tutti a restare chiusi in casa, senza il conforto di parenti e amici, rinunciando forzatamente allo stile di vita a cui si era abituati e di cui oggi ancor più si apprezza la qualità.

La vita normale riprenderà sicuramente, ma non immediatamente; si dovrà essere preparati a nuove modalità di relazione e di condivisione di spazi collettivi. L’Uteap sta riflettendo su come impostare il futuro Anno Accademico che dovrà sicuramente servirsi della didattica a distanza, di videoconferenze e incontri a piccoli gruppi; il potenziamento dell’uso delle tecnologie informatiche permetterà lezioni, discussioni, condivisioni attraverso il web. È triste rinunciare alla vicinanza, alla conversazione, alla confusione delle feste, ai pranzi sociali, alle mostre con grande numero di partecipant, ma si deve però prima di tutto tutelare la salute degli iscritti limitando la vicinanza reciproca ed evitando assembramenti. Questa scuola è importante perché si occupa di tenere attiva una componente sociale preparata e ricca di risorse, formata di persone capaci, professionalmente valide e conosciute, e anche verificate per serietà e impegno, memoria della storia cittadina, che generosamente possono assumere un ruolo sociale fattivo anche nella terza età.

Le conoscenze e le competenze che gli anziani acquisiscono attraverso le iniziative culturali e sociali, di formazione e di sostegno messe in campo dall’Uteap sono un contributo alla formazione continua, all’invecchiamento attivo, al benessere e alla condivisione e diffusione di regole sociali.

In questi giorni l’Uteap ha messo in campo alcuni suoi collaboratori per tenere aggiornato il sito web, per condividere lezioni in rete, diffondere video educativi; la sede distaccata di Pagliare ha attivato un punto informativo per sostegno psicologico e sanitario, ma attende che il rischio epidemico si plachi e che le Autorità competenti diano il via alla riapertura della sede, ma non ci sarà una ripresa delle attività se non in sicurezza totale.

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