Anche gli Ultras 1898 contro la ripartenza: “Senza tifosi non ha senso ricominciare”
ASCOLI – Anche il gruppo principale della Curva Sud, gli Ultras 1898, contro la ripartenza del campionato.Gli ultras bianconeri appoggiano la proposta di altri 180 gruppi del tifo organizzato in Italia.
“Siamo fermamente convinti che a scendere in campo sarebbero solo ed esclusivamente gli interessi economici e questo è confermato dal fatto che il campionato dovrebbe ripartire a porte chiuse, senza il cuore pulsante di questo “sport popolare” : I TIFOSI.Ci è piu che lecito pensare che, ancora una volta, la supremazia del denaro calpesta così il valore della vita umana.Pertanto, chiediamo fermamente agli organi competenti di mantenere il fermo delle competizioni calcistiche finché affollare gli stadi non tornerà ad essere un’abitudine priva di rischi per la salute collettiva.
“Se il sistema calcio si trova in una situazione di tanta difficoltà, la colpa è della mal gestione degli ultimi decenni.Mal gestione che abbiamo sempre messo in evidenza con il solo ed unico fine di tutelare e salvaguardare lo sport più bello del mondo. Oggi il calcio è considerato più come “un’industria” che come uno sport; dove le PAY-TV tengono sotto scacco le società, alimentandole con i propri diritti televisivi, permettendo così alle società stesse di poter pagare stipendi spropositati ai calciatori e alimentando a loro volta la sete di denaro di procuratori squali, il cui unico obiettivo è quello di gonfiarsi il portafoglio.”
“Teniamo a sottolineare che se gli Ultras avessero una minima intenzione di lucrare su quella che è la propria passione, come abbiamo potuto leggere dai media in questi giorni, spingeremmo per una ripartenza dei campionati anziché lottare affinché questo non avvenga, andando contro tutto il sistema calcio ed a chi lavora per esso, scrivendo assurdità di ogni tipo.Siamo pronti a confrontarci con chi di dovere per riportare il calcio ai suoi albori, per tornare a vivere la nostra più grande passione in prima persona, per far in modo che questo torni ad essere UNO SPORT POPOLARE”.
Lascia un commento