Amministrative 2021, il centrosinistra si riunisce attorno a “Miranda”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Amministrative 2021, il centrosinistra si riunisce attorno a “Miranda”, nuovo progetto di condivisione politica nato per accomunare le diverse anime contrapposte alla destra.
Il laboratorio, che punta a riunire esponenti del Pd e dei suoi alleati storici può contare, fra gli altri, sul sostegno di Flavia Mandrelli (Articolo Uno) e Valeria Cardarelli, candidata indipendente nelle file del Pd alle regionali. Cardarelli, alla sua prima esperienza elettorale, ha raccolto in tutta la provincia circa un migliaio di preferenze.
Come primo appuntamento, il progetto lancia un appello per riunirsi sabato 10 ottobre alle 17.30 presso l’Associazione Pescatori Sambenedettesi per un confronto di idee e proposte che andranno poi a confluire nella formazione dello schieramento per le prossime amministrative.
«È arrivata nei giorni scorsi – dicono i firmatari dell’appello – l’annunciata sconfitta del centrosinistra e della sinistra alle elezioni regionali. Anche la Regione, dopo molti comuni del nostro territorio, è passata alla destra nostalgica. Non ne siamo stupiti. Il nostro territorio vive da anni una situazione di profonda crisi, economica, sociale, culturale e occupazionale. Viviamo in un territorio smarrito, in continua guerra al proprio interno, senza una direzione economica e sociale chiara, come se non ci fosse alcun orizzonte da raggiungere.
Del resto questa destra la conosciamo già. La vediamo all’opera ad Ascoli da trent’anni, e a San Benedetto da quattro. È una destra da brividi, che trasforma in sistema di clientela ogni cosa a cui si avvicina. Una destra che vende i beni pubblici ai privati, che festeggia la Marcia su Roma, che legittima l’abbassamento dei salari e lo sfruttamento nel mondo del lavoro.
Se questa destra la conosciamo bene e ci spaventa, dall’altra parte dobbiamo prendere atto che il centrosinistra e la sinistra non sono riusciti negli ultimi anni a costruire nel territorio un modello culturale di opposizione all’altezza, a San Benedetto non si è ancora riusciti a curare le ferite che hanno portato alla sconfitta alle comunali del 2016, quando le divisioni e le scissioni hanno portato ad una sconfitta inaspettata e bruciante. Una sconfitta dalla quale tutto il mondo della sinistra sembra non essersi ripreso affatto.
Questo appello nasce da un’esigenza che riguarda in particolare la generazione più giovane. Rinnovare un centrosinistra che appare stanco, non in grado di rigenerarsi da solo e bloccato da troppe guerre interne che hanno sinceramente stancato chiunque consideri questa area politica come punto di riferimento.
Siamo convinti che sia arrivato il momento di promuovere il nuovo impegno civico e politico di una nuova generazione che in questi anni è rimasta fuori dalle istituzioni, fuori dai partiti, fuori dalle associazioni e dalla vita politica della città. È successo perché questa generazione non ha mai visto nascere qualcosa di nuovo in grado di offrire un destino diverso dalla fuga verso altre città o dalla rinuncia a impegnarsi per ciò che la circonda. Noi siamo convinti che una generazione pronta a tale impegno esista e non stia aspettando altro che la propria occasione.
L’occasione è questa, ci sta passando davanti e non possiamo permetterci di lasciarla sfilare via. Esiste un mondo di giovani, genuinamente di sinistra, antifascisti, ecologisti, che vogliono un cambiamento vero e sincero, uno sforzo in favore degli ultimi, della ridistribuzione delle ricchezze e dell’impegno per i lavoratori, precari e non, per gli sfruttati, per gli abbandonati dalla società. Senza pretese di rottamazione, che non ci sono mai piaciute, ma convinti che sia questa l’occasione della svolta, partendo dall’impegno di una generazione che è stata sin qui troppo ai margini, per costruire nuove idee e proposte politiche per cambiare la città e tutto il territorio.
È per questo che chiamiamo a raccolta tutte le compagne e i compagni che credono che questo territorio valga di più di quello che sostiene la destra, che il Piceno meriti di più di una banda di dilettanti che pensa prima ai fatti propri e dopo, solo dopo, se c’è tempo, all’interesse generale. Vogliamo costruire un progetto in grado non solo di sottrarre le città alla peggior destra di sempre, ma anche di farle tornare a splendere, renderle di nuovo quell’insieme meraviglioso, aperto, pieno di vita e di entusiasmo che ricordiamo e che sappiamo possa tornare ad essere.
Questo non è un programma per il futuro, ma per il presente: ci sono forze addormentate che non vedono l’ora di svegliarsi, donne, uomini, ragazze e ragazzi che sono pronti a impegnarsi e a dedicare se stessi alla rinascita del territorio Piceno. Per farlo, però, dobbiamo essere tutti uniti, dobbiamo creare un fronte largo e stabile, un movimento di massa che sappia esprimere il meglio della cultura politica e amministrativa possibile.
Per tutte queste ragioni chiediamo a tutte le persone, giovani o meno, che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, dell’ambientalismo, dell’eguaglianza, di sottoscrivere questo appello per il cambiamento vero, e ci autoconvochiamo per sabato 10 ottobre alle 17.30 nella sede dell’Associazione Pescatori Sambenedettesi (Piazzale Caduti del mare, San Benedetto del Tronto), per una grande assemblea partecipata per dare il via ad un percorso di nuova partecipazione e reale cambiamento del nostro territorio, mettendo in gioco energie nuove, idee innovative e facce nuove».
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