Ameli attacca: “Alloggi popolari ad Ascoli, un’illusione targata Fioravanti”

“Anziché spacciare per proprie azioni che imprenditori privati mettono in atto con investimenti propri (nuovo hotel ad Ascoli Piceno), Fioravanti dovrebbe preoccuparsi della sua inerzia in tema di edilizia popolare, e quindi di attenzione alle fasce più deboli della società, lasciate all’angolo da un comune che ubriaca di slogan la città.Con il piano regolatore approvato dal comune infatti non sono presenti nuove aree destinate all’edilizia residenziale pubblica, né in questi anni sono stati individuati da parte del comune nuovi investimenti consistenti se non quelli avanzati dalla passata giunta regionale a guida centrosinistra” Lo dice il segretario provinciale del Pd Francesco Ameli.

“Ad oggi a causa del mancato controllo politico dell’amministrazione comunale, nonostante gli sforzi dell’ERAP, i 52 alloggi di cui 36 di proprietà comunale non saranno ultimati e collaudati prima delle imminenti elezioni prossime e si palesano 2 concreti rischi. Il primo è che i beneficiari dell’attuale graduatoria rischiano di non riuscire a vedersi assegnata la casa prima della scadenza della stessa (estate 2024), il secondo che qualora ciò avvenisse i nuovi aspiranti beneficiari di alloggi non avranno possibilità in quanto non sono previste nuove aree di edilizia residenziale pubblica. Ad ogni buon conto dei 52 alloggi totali del pennile di sotto solo 32 potranno essere assegnati perché le altre 20 abitazioni sono già destinate a chi abitava nelle vecchie abitazioni di San Marcello. Come si pensa di risolvere l’esigenza abitativa e sociale? Il Pinqua è un investimento dove purtroppo saranno realizzate pochissime abitazioni di edilizia popolare!. Siamo ancora in attesa che il comune provveda a realizzare i 27 alloggi a Monticelli, annunciati dal Sindaco di Ascoli Piceno ad ogni cambio di stagione negli ultimi 5 anni così siamo curiosi di sapere dove verranno posizionate le famiglie dei grattacieli nel mentre che verranno realizzati i lavori di adeguamento sismico in largo dei geranei e delle dalie. Il comune si è posto il problema?” conclude

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