Prendono il via i Percorsi autunnali di arte e cultura nel Borgo Storico Seghetti Panichi
Allarme inquinamento: giro di vite al traffico, ai camini e ai forni a legna
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si stringe il cerchio intorno all’inquinamento atmosferico. La Regione Marche a dicembre ha approvato la delibera restrittiva sulle emissioni e ora è arrivato il parere positivo del Cal. Adesso la palla passa al sindaco Pasqualino Piunti, ai colleghi di Grottammare, Cupra Marittima e di tutte le località ad alta densità di traffico. Piunti dovrà firmare dunque un’ordinanza che recepisce le misure restrittive della Regione. A San Benedetto l’inquinamento da polveri sottili Pm 10 nel 2018 è già alto. Si sono finora registrati cinque sforamenti della soglia di tolleranza per la salute umana. Il 2 gennaio la concentrazione di smog ha toccato 60.9 microgrammi di Pm 10 per metro cubo di aria, il 9 gennaio 77.9, il 10 gennaio 87.7, il 28 gennaio 55, il 29 gennaio 58. Negli ultimi giorni l’aria è decisamente pulita, tanto che il 4 febbraio il livello di inquinanti è sceso a 11,5 (per approfondire sui valori delle Pm 10 clicca QUI).
Piunti dovrà dunque firmare un’ordinanza. In sintesi le misure riguardano il traffico veicolare, con divieto di circolazione da lunedì a venerdì, esclusi i giorni di festività nazionale, dalle ore 08:30 alle 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:30, per tutti i veicoli diesel pre Euro, Euro 1, Euro 2, Euro 3, senza filtro antiparticolato. Esclusione dalle limitazioni dei veicoli commerciali dualfuel diesel, eccetto gli Euro 0, a condizione che venga effettivamente utilizzato anche il metano durante la circolazione nelle aree soggette a limitazione.
Qualora si verificassero reiterati superamenti delle soglie giornaliere massime di Pm 10, di regola identificabili in 7 giorni, si applicheranno inoltre ulteriori misure d’urgenza e temporanee previste nel protocollo. In particolare i Comuni dovranno ordinare l’abbassamento dei limiti di velocità di 20 km/h nelle aree urbane a rischio. Potranno chiedere all’autorità competente e previo accordo del ministero delle Infrastrutture e trasporti l’abbassamento dei limiti di velocità di 20 km/h nelle eventuali arterie autostradali limitrofe alle aree urbane a rischio. I Comuni potranno inoltre effettuare l’attivazione di sistemi di incentivo al trasporto pubblico locale e mobilità condivisa.
Relativamente alle attività produttive si confermano essenzialmente le misure del 2016-2017, pertanto quelle autorizzate alle emissioni in atmosfera, dovranno ridurre le polveri totali e di ossidi di azoto del 10% rispetto ai limiti autorizzati, salvo quelle autorizzate con limiti uguali od inferiori al 45% dei limiti nazionali. Le attività produttive di panificazione e ristorazione non potranno utilizzare la combustione di biomasse legnose per la cottura dei cibi, salvo che tali apparecchiature siano dotate di idonei sistemi di abbattimento per almeno il 50%.
Anche per quanto riguarda il riscaldamento degli edifici pubblici e privati si confermano essenzialmente le misure dell’anno scorso, pertanto divieto di accensione degli impianti e dei singoli apparecchi termici a biomassa solida (ovvero i camini a legna) utilizzati per il riscaldamento o solo per la produzione di acqua sanitaria, quando nell’unità immobiliare è presente un altro tipo di riscaldamento meno inquinante, nei giorni da lunedì a venerdì, esclusi i giorni di festività nazionale che vi ricadono, o l’utilizzo limitato alla cottura di cibi. E’ consentita la sostituzione di apparecchi obsoleti esistenti con altri di elevate prestazioni o l’acquisto di un nuovo apparecchio, senza rottamare, istallandone uno di prestazioni molto elevate.
Tuttavia se si verificassero reiterati superamenti delle soglie giornaliere massime di Pm 10, di regola identificabili in 7 giorni, i Comuni dovrebbero ordinare la riduzione delle temperature massime di 2 gradi di riscaldamento negli edifici pubblici e privati.