Sisma 2016: Castelli:”Ringrazio il Governo per la fiducia, 2025 sarà l’anno dei cantieri”
Alcune associazioni di pescatori contro il nuovo bando di Risorsa Urbana
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I componenti dell’Associazione Temporanea di Scopo “Gruppo di Azione Costiera Marche Sud e Fisheries Local Action Group Marche Sud” manifestano il dissenso verso la gestione dei fondi previsti per la realizzazione del Reg. (UE) n. 1303/2013. artt 32. 35. attraverso i fondi SIE per lo sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) detti Flag che prevede un finanziamento di circa 1.3 milioni di euro che potrebbe fare una svolta positiva al settore.
“Dopo aver perso un anno in attesa della soluzione dei rapporti tra dirigenti comunali, in modo repentino e senza il pieno e consapevole coinvolgimento dei componenti del Flag” dicono i rappresentanti delle associazioni “si è diramato un Bando sulla cosiddetta Risorsa Urbana che niente a che vedere con la grave congiuntura che le attività di pesca stanno vivendo. Così come tutta l’articolazione strategica del nuovo programma che corre il rischio di un nuovo fiasco dopo quello precedente che non ha apportato nessun beneficio al settore. A questo si aggiunge che per una mancanza di visione politica di gestione e sviluppo si permette il libero arbitrio a dirigenti tecnici che non favoriscono forme e modalità operative che consentano l’integrazione tra le diverse rispettive competenze ed esperienze settoriali, necessaria ad assicurare il più ampio impatto della strategia di ripresa e sviluppo locale”.
Prosegue la nota “Secondo noi con l’utilizzo di fondi a titolarità necessita attivare la crescita della rappresentatività e dell’ organizzazione della marineria. Creare sinergie nel settore della pesca e con le altre attività locali quali la ristorazione e l’industria in una logica distrettuale e aiutare i professionisti della pesca / acquacoltura e altre parti interessate a migliorare e innovare la qualità dei processi di produzione e la sostenibilità della risorsa. Incrementare il valore del pescato, promozione di corsi di formazione e know.how, raccolta dei rifiuti marini, il risparmio energetico dei mezzi di produzione, promuovere la conoscenza collettiva della pesca e delle culture marine come prospettivanell’orientamento professionale sono alcuni punti principali. Per non vedere un nuovo spreco di risorse pubbliche chiediamo un immediato ed urgente riesame del progetto con l’individuazione di interventi effettivamente efficaci per dare una svolta al settore anche con l’utilizzo di finanziamenti collegati ad altri con maggiori disponibilità”