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Al Ventidio Basso filosofia, teatro, scienza e arti si fondono nello spettacolo “Pensarti”
Sabato 16 alle 21 al Teatro Ventidio Basso va in scena “Pensarti” un evento che intreccia filosofia, scienza e arti performative, promettendo di trasformare la serata in una celebrazione unica della dualità umana. La sezione filosofica sarò guidata da Donatella Ferretti e porterà in un excursus filosofico partendo da Parmenide per esplorare il concetto di “essere e non essere”. Il contributo scientifico di Mariano Pierantozzi partirà dalla dualità della luce per permettere allo spettatore di inoltrarsi nel mondo della meccanica quantistica, mentre il talentuoso Pietro Cardarelli, light designer, illuminerà la serata di una sezione dedicata alla lighting art, mentre la sezione danza sarà curata da Federica Zeppilli che insieme alla compagnia ArtiColate porterà in scena un secondo studio “Dualitas”. L’attore Francesco Eleuteri sarà ospite speciale della serata e sul palco saliranno la talentuosa attrice Grazia Giovannozzi e il giovanissimo Tommaso Corradetti. L’ingresso è gratuito.
Come spiega Donatella Ferretti “Ci sarà un’interazione tra fisica e filosofia e arte. C’è un lavoro suggestivo e inedito a livello visivo con l’arte delle luci di Pietro Cardarelli. Il tema è la dualità, declinato in vari aspetti. L’antinomia viene vista da prospettiva diverse e nel mio caso nell’ “essere non essere”. Questa iniziativa sarà un’esperienza vera e propria, lo spettatore sarà immerso in un’esperienza insieme a noi per infrangere il muro invisibile tra performer e pubblico, per vivere veramente lo spettacolo”
Federica Zeppilli parla di “Spettacolo con mille sfaccettature. La dualità viene spiegata in varie versioni, abbiamo l’idea di uno spettacolo teatrale. Si parlerà del concetto di luce, declinato attraverso parole e concetti espressi da Mariano Pierantozzi e dalle danzatrici di ArtiColate. La dualità sarà spiegata con varie tematiche. Ci sarà un ingresso libero senza prenotazione. Il tema filosofico sarà reso fruibile a tutti in modo piacevole”
“L’idea è usare tutto lo spazio teatro, compresa la platea e i parchi, che diventerà una sorta di installazione. Faremo un lavoro esperenziale con un ritmo importante, dove tutte le sezioni si intersecano in un contesto fluido” ha aggiunto il light designer Pietro Cardarelli
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