Al Ventidio Basso arriva Madame Butterfly

È Madama Butterfly di Giacomo Puccini il secondo titolo della Stagione 2024/2025 della Fondazione Rete Lirica delle Marche. Il capolavoro giapponese, dopo l’applauditissimo debutto a Fano e la prima replica a Fermo, arriva sabato 12 aprile, alle ore 20.30 al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.

Come per ogni produzione della Rete Lirica, i giovani potranno partecipare all’anteprima Under 30 in programma il 10 aprile ad Ascoli Piceno, tutte alle ore 17.00.

A dirigere la partitura pucciniana è il direttore d’orchestra Cesare della Sciucca che sale sul podio della Orchestra Sinfonica G. Rossini; in scena il Coro del Teatro della Fortuna preparato da Mirca Rosciani. Protagonista un cast di voci già affermate ma giovani, secondo la cifra distintiva della proposta artistica della Rete Lirica: Cio-Cio San sarà Vittoria Yeo, soprano sudcoreano che ha iniziato la sua carriera internazionale con il debutto al Festival di Salisburgo nell’estate del 2015, sotto la direzione di Riccardo Muti, nella parte di Elvira nel verdiano Ernani, tornando poi l’anno successivo per la nuova produzione di Aida come protagonista; il giovane tenore Matteo Roma saràinvece Pinkerton, mentre Danbi Lee sarà Suzuki e Sergio Vitale sarà Sharpless. Completano il cast Valentina Dell’Aversana (Kate Pinkerton), Raffaele Feo (Goro), Wooseok Choi (il principe Yamadori), Yongheng Dong (lo zio bonzo), Rza Khosrovzade (il commissario imperiale). Per la regia, lo spettacolo porta la firma del celebre soprano Renata Scotto ripresa, per questa produzione, da Renato Bonajuto. Madama Butterfly, opera lirica in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, debuttò nel 1904 al Teatro alla Scala di Milano. L’opera, ispirata alla tragedia di David Belasco, racconta la storiadi Cio-Cio San, una giovane geisha giapponese che sposa l’ufficiale americano Pinkerton, il quale la abbandona dopo pochi mesi. Il ritorno di Pinkerton, tre anni dopo, segna il tragico epilogo della vicenda. Sebbene il debutto di Madama Butterfly fu siglato da un sonoro insuccesso, dopo alcune revisioni e il ritorno in scena a Brescia, è diventata una delle opere più celebri di Puccini. L’allestimento è coprodotto col Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e la Fondazione Teatro delle Muse di Ancona, i costumi di Artemio Cabassi, le scese del Teatro Coccia di Novara. Renato Bonajuto, che è stato per tanti anni al fianco di Renata Scotto nei suoi lavori di regia, ha così raccontato il lavoro di queste settimane: «Nei giorni in cui ho preparato questa regia ho pensato molto a lei e l’emozione mi ha travolto soprattutto lavorando al secondo atto: è un atto di parola e lei era legatissima alla parola che doveva essere sempre chiara, perfettamente scandita e pronunciata limpidamente, perché è dentro la parola che Renata trovava la chiave per entrare nell’anima del personaggio. Per onorare la parola occorre certamente studio ma, soprattutto, serve un’intelligenza artistica che pochi altri hanno avuto nella stessa misura di Renata Scotto».

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Torna il 10, 11 e 12 aprile nel nostro territorio l'Earth Day

Articolo Successivo

Settimana Santa 2025 | il programma delle Celebrazioni presiedute dal Vescovo Gianpiero Palmieri