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Al Mazzoni un nuovo mammografo di ultima generazione
Acquistato con fondi del Pnrr per un importo di circa 282.000 euro, ma con costi di installazione a carico del bilancio aziendale, l’ospedale ‘Mazzoni’ dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli può ora contare su un nuovo mammografo con tomosintesi, ovvero dotato di una tecnologia di ultima generazione che permette uno studio stratigrafico (scansione 3D) della mammella con un risultato diagnostico più efficace rispetto alla mammografia convenzionale. La nuova apparecchiatura è un GE Pristina 3D, è dotata di un sistema top di gamma GE per quanto riguarda la mammografia diagnostica e interventistica, e sostituisce il vecchio mammografo del 2009 che era in dotazione all’ospedale ascolano.
Le caratteristiche più significative del nuovo macchinario, il cui avvio clinico è previsto domani 31 maggio con l’effettuazione dei primi esami, sono: la qualità dell’immagine, elevata e uniforme, sia per le scansioni 2D, sia per le scansioni 3D, la particolare attenzione all’ergonomia della paziente e alla gestione della dose dei raggi, cose che consentono la produzione di immagini 3D in tomosintesi con la stessa dose del 2D, l’ampio piano d’appoggio e di scansione (24 x 30 cm), la dotazione del modulo di biopsia in 2D e in 3D con approccio lungo diverse direzioni. E ancora, il nuovo mammografo permette di eseguire l’esame con il mezzo di contrasto per avere una valutazione della mammella che individui efficacemente la presenza di neoplasie, ed è dotato di una postazione di refertazione con monitor ad altissima risoluzione. “La nuova apparecchiatura – dice il direttore dell’unità operativa complessa di radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli, Fabio d’Emidio – consente un innalzamento del livello del comfort per le pazienti che devono eseguire la procedura bioptica stereotassica. Con questo mammografo è possibile eseguire biopsie in tomosintesi e con il mezzo di contrasto procedure che permettono di andare progressivamente a sostituire le biopsie in guida con la risonanza magnetica e che attualmente si effettuano in pochissimi centri”.
L’attività radiologica della senologia dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli viene effettuata in entrambi gli ospedali Piceni, sia per quanto riguarda la senologia clinica, sia per quanto riguarda lo screening mammografico. Nel 2023 sono stati eseguiti oltre 10.000 esami mammografici e circa 700 procedure di senologia interventistica. Nel 2024, mettendo a confronto i dati del primo quadrimestre con quelli dello stesso periodo dell’anno passato, si registra un incremento prestazionale complessivo di circa il 20%. L’attività della radiologia senologica si svolge nell’ambito della Breast Unit dell’Ast di Ascoli: qualora si riscontri una patologia tumorale mammaria la paziente viene inserita in un percorso di diagnosi e cura multidisciplinare che prevede il coinvolgimento, oltre che del radiologo, anche del chirurgo senologo, dell’oncologo, del radioterapista, del medico nucleare e dell’anatomopatologo, così da garantire il trattamento più adeguato nel rispetto delle linee guida dei singoli casi rilevati.
Qualificata e sviluppata nell’Ast di Ascoli è anche la senologia interventistica che effettua prestazioni importanti, come ad esempio biopsie sotto guida ecografica o stereotassica, e propedeutiche agli interventi chirurgici.
“Il Pnrr rappresenta per le Aziende sanitarie una grande opportunità di rinnovamento tecnologico a beneficio dei cittadini – dice il direttore generale dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, Nicoletta Natalini – e l’Ast di Ascoli si è impegnata per riuscire ad avere gli apparecchi installati e funzionanti il prima possibile. La radiologia e la senologia, quale sua parte specialistica, si confermano ambiti in crescita nell’offerta di prestazioni, sia in termini di quantità, che di qualità. Rinnovo, quindi, l’invito alle donne del Piceno ad aderire al percorso di screening. Quest’ultimo è davvero efficace per la diagnosi precoce, con prestazioni di eccellente qualità da parte di personale molto competente, con apparecchiature altamente tecnologiche, con cadenza corretta e dallo stesso si accede, in via preferenziale, all’eventuale trattamento terapeutico successivo”.
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