Al “Filarmonici “Crosetto e Farinetti per l’evento finale di “Crea Credi Cambia”

La scuola di formazione “Crea Credi Cambia” ha visto la sua giornata conclusiva in un incontro al Teatro Filarmonici di Ascoli.

Il primo cittadino di Ascoli aggiunge che “Si sta lavorando per la zona economica speciale per avere investimenti. E’ un’idea importante per il territorio. L’isolamento delle Marche ha creato un indebolimento del territorio e la Zes può portare notevoli miglioramenti. Sono soddisfatto della capacità progettuale del Comune, avendo recepito diversi fondi, ma bisogna accorciare i tempi e le procedure, perché le esigenze cambiano nel tempo. Stiamo scrivendo una visione di Ascoli per il 2030 ma la politica deve lavorare anche sulla velocizzazione del codice degli appalti”.

Guido Crosetto evidenzia che “Il futuro è il digitale, perché il mondo va in questo senso, ma il tradizionale è la base per costruire il futuro. Non siamo pronti a rispondere ai fondi Pnrr, perché la PA non è cambiata, così come le regole e le procedure e questo paese non ha l’humus favorevole agli investimenti. Nei prossimi dieci anni dovremo cercare circa 150mila meccatronici in Germania o Francia perché non li abbiamo preparati a dovere e bisognerà importarli”.

Il conduttore Massimiliano Ossini evidenzia che ” Nella trasmissione Uno Mattina ci sarà uno spazio a disposizione del cittadino. E’ fondamentale capire come intervenire all’interno del Pnrr, che può essere d’aiuto per le nuove imprese giovanili e femminile. Bisogna riunire le aziende e le imprese con la politica, un rapporto che si è scollato. Imprenditoria? Mi interessano molto le energie rinnovabili, oltre al settore agricolo che conosco bene, visto che me ne occupo già”

“All’estero stiamo volando, ma il problema è il mercato interno. L’Italia è un paese addormentato e c’è ancora paura, visto che tutti sono ripartiti e qui ancora no. Negli Usa, nessuno indossa più le mascherine- aggiunge Oscar Farinetti- La burocrazia ferma questo paese, se si vuole fare impresa bisogna essere dei missionari. Manca il turismo straniero ma ci vuole un cambio di sentimenti: quando non c’è fiducia, non c’è nulla. L’Italia è l’unico stato che non ci ha aiutato, a differenza di Canada e Stati Uniti – prosegue- Le Marche ha delle zone strepitose, con prodotti di livello altissimo anche se non ero mai stato ad Ascoli, che è una città bellissima che ha bisogno di uno storytelling adeguato”.

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