Agroalimentare in pareggio, Perotti: «Ci fu intimata la liquidazione»


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Centro Agroalimentare verso il pareggio di bilancio. L’ad Perotti esulta ma non fa sconti: «In passato la liquidazione ci è stata anche intimata».

Dopo sei esercizi in profondo rosso, l’Agroalimentare Piceno raggiunge il pareggio di bilancio nel 2019 e annuncia il segno positivo per il 2020. «Stiamo aspettando i numeri ufficiali – dice Perotti – ma limando costi inutili abbiamo trovato accordi bonari e oggi possiamo respirare tutta un’altra aria».

In questi giorni i vertici della partecipata stanno portando avanti un accordo con la Regione. Un accordo che dovrebbe scongiurare il pericolo di liquidazione delle quote. Stando alle attuali strette di mano, la Regione venderebbe ai soci CaaP la propria quota e investirebbe nel Centro per realizzarvi un polo tecnologico.

Il pareggio di bilancio si impernia fondamentalmente sul piano di risanamento avviato dalla scorsa estate. Da diversi mesi, infatti, la società ha imbastito una collaborazione con il CaR di Roma e Italmercati, nella cui rete è entrata ufficialmente alcune settimane fa. In base a tale collaborazione, il CaaP accederebbe alle opportunità internazionali proposte da Italmercati. Tra queste, la recente partecipazione alla fiera di Berlino e il futuro ingresso nell’expo ittico di Bruxelles. In cambio, il CaR usufruirebbe della logistica del CaaP. Vale a dire, a tutto il mercato della riviera adriatica.

Non mancano i lati bui. «Adesso stiamo andando bene – spiega Perotti – ma nei mesi scorsi la liquidazione ci è stata anche intimata. Abbiamo passato tanto tempo nella paura che da un momento all’altro si presentasse il liquidatore».

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