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Ad Arquata la celebre “Fiaccolata in onore della Madonna del Chiarino”
ARQUATA – Sabato 5 Settembre avrà luogo la XI° edizione della ormai celebre “Fiaccolata in onore della Madonna del Chiarino” a Colle, frazione di Arquata. La Fiaccolata, organizzata dall’Ass.ne “Noi di Colle d’Arquata”, come ogni anno partirà dalla Chiesa di Santa Maria della Rocca, piccolo edificio di culto situato su un costone di roccia in posizione panoramica sopra l’abitato, per poi scendere in paese sotto gli occhi dei numerosi visitatori.
Anche quest’anno la volontà degli abitanti di Colle d’Arquata di portare avanti la tradizione è stata più forte dell’emergenza covid, la quale si è andata a sommare ad una situazione già di per sé assai complicata per via delle ferite lasciate dal sisma. Inoltre, come se non bastasse, a marzo una frana si era abbattuta all’ingresso del paese, e solo a luglio sono stati avviati i lavori di messa in sicurezza della parete franata.
Nonostante tutte queste avversità, l’edizione del 2020 presenta alcune interessanti novità che permetteranno la realizzazione dell’evento nel pieno rispetto della normativa covid.
La giornata, infatti, avrà inizio con l’escursione lungo il tratto del Sentiero Italia che parte da Accumoli (RI), prosegue nei pressi di Capodacqua e Tufo, per poi attraversare Grisciano e risalire infine verso Colle d’Arquata. Questo percorso è diventato nei mesi scorsi un tratto del Sentiero Italia grazie all’impegno di “Associazione Arquata Potest” che, seguendo le direttive della Sez. del CAI di Ascoli, ha recuperato varie mulattiere abbandonate ripristinando così il passaggio di un importante percorso di trekking nel territorio tra Marche e Lazio.
Ospiti d’onore dell’escursione saranno i ragazzi di “Và Sentiero” che stanno percorrendo tutto il Sentiero Italia da nord a sud e sabato 5 saranno proprio sul tratto tra Accumoli e Colle.
Tradizione e trekking si mescoleranno perciò nell’edizione 2020, a sottolineare l’importanza di stare insieme di una comunità che tiene duro, anche nei momenti più difficili come quello attuale, in cui le ferite del terremoto sono ancora fin troppo evidenti per via di una ricostruzione mai partita dopo ormai 4 anni.
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