Accordo tra CAI e Agesci Folignano per la valorizzazione dei sentieri
FOLIGNANO – Un accordo realizzato recentemente tra il Club Alpino Italiano di Ascoli e il clan “Fonte Viva” parte integrante del gruppo Agesci di Folignano ha aiutato i giovani Scout a prendersi cura dei sentieri del nostro territorio. Un unione importante tra la tutela dell’ambiente e delle bellezze naturalistiche con l’associazionismo giovanile. Dopo aver seguito due lezioni basate su cartografia, orientamento e segnatura, 15 ragazzi Scout del gruppo di Folignano, affiancati dai soci delle Commissioni Sentieri ed Escursionismo del CAI di Ascoli, hanno riaperto il sentiero che dalla zona del Pennile va verso il cosiddetto “Dito del Diavolo”, la nota guglia rocciosa alle pendici di Colle San Marco e zona più frequentata dagli alpinisti ascolani. Armati di cesoie e pennelli, hanno segnato la via ripulendola da erbacce e rifiuti e delimitando tutto il percorso segnalandolo con segni rossi e bianchi. L’idea alla base del progetto è semplice e allo stesso tempo efficace e costruttiva: unire l’esperienza di un’associazione che si occupa di montagna da più di 150 anni insieme ad un’associazione che si dedica ai ragazzi da 100 anni. « Condividiamo insieme che la montagna è il luogo ideale per far sperimentare ai più giovani i valori dell’autonomia, della consapevolezza e della solidarietà» spiegano la presidente della sezione ascolana del CAI Paola Romanucci e i responsabili del Clan Agesci di Folignano, Guido Paoletti e Chiara Trisciani, « Per questo intendiamo condividere anche la tutela e la promozione della rete sentieristica del nostro territorio, che è patrimonio ambientale e culturale ma anche risorsa turistica ed economica per l’intera zona e di grande rilancio dell’intero Piceno». Un impegno e una collaborazione che potrebbero presto allargarsi ad altri gruppi Scout della zona. La montagna come bene comune era un’idea cara a William Scalabroni, socio CAI, partigiano e fervente ambientalista, scomparso nel 2018: questi giovani Scout con il Club Alpino Italiano assieme sui sentieri del “suo” Colle San Marco, gli sarebbero piaciuti sicuramente moltissimo.
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