LE PAGELLE. Canini in crescita, Jankto incontenibile, Cacia decisivo

L’Ascoli strappa tre punti fondamentali al Del Duca contro il Modena di Hernan Crespo.

Gli emiliani giungono nelle Marche appaiati a pari punti con i bianconeri, stabilmente ad un passo dalla zona playout. La partita è fondamentale per entrambe le squadre, con l’Ascoli che deve fare a meno degli squalificati Giorgi, Almici e Milanovic, e del giovane Dimarco, colpito da un virus influenzale.

LANNI 6: L’estremo difensore bianconero guadagna l’area piccola salutato dalla curva sud. La sua è una partita di controllo. Al 23° minuto, su errore di Addae, prova a metterci una pezza sul tiro ravvicinato di Luppi ma il destro è chirurgico e porta in vantaggio la compagine emiliana. Incolpevole sul gol.

DEL FABRO 6.5: Ha l’arduo compito di tenere a bada il velocissimo e promettente Luppi. Un po’ imprecisa la gestione dell’azione che porta alla traversa di Nardini per il Modena. Tuttavia è attento per tutti i 90 minuti e non si risparmia nei contrasti in fase di interdizione. La sua prestazione infine risulta più che sufficiente.

CANINI 6: Con la squalifica di Milanovic, mister Mangia gli dà fiducia e lo butta in campo come perno della difesa a gestire l’esperto Granoche. Un fuorigioco sbagliato nel primo tempo rischia di complicare i piani dei bianconeri, ma cresce durante tutto l’arco della partita e gestisce bene alcuni palloni complicati nel secondo tempo.

MITREA 6.5: Il centrale rumeno aumenta il tasso tecnico dei centrali di difesa bianconeri. Durante il primo tempo gioca da esterno di sinistra in fase di costruzione; mentre in copertura si adatta nel ruolo a lui più congeniale di centrale di sinistra, assecondando i movimenti in copertura di Jankto. Nel secondo tempo guadagna stabilmente l’out sinistro, gestendo con tecnica e sicurezza il reparto arretrato. In crescita.

CINAGLIA 6: Mister Mangia chiede gli straordinari al giovane centrale bianconero, adattandolo ad esterno di difesa in copertura e con compiti di ala destra in fase di costruzione. Soffre per tutto il primo tempo la velocità e la tecnica del nigeriano Osuji, sino a quando Mangia corre ai ripari spostando Jankto sulla destra.

BIANCHI 6.5: Ci mette il piede nell’azione che porta al vantaggio bianconero: triangolo nello stretto con l’incontenibile Jankto, il quale regala una palla a Cacia che chiede solo di essere piazzata in rete. Nel primo tempo soffre a trovare una posizione che non lo renda avulso dal gioco, bloccato tra le strette maglie del centrocampo modenese. Cresce vistosamente nel secondo tempo e dà il suo contributo alla vittoria dell’Ascoli.

ADDAE 5.5: Quando va oltre i compiti di interdizione e contenimento, intestardendosi con la palla tra i piedi, la possibilità dell’errore diviene concreta per un giocatore che ha enormi mezzi fisici ma deve ancora crescere e lavorare dal punto di vista tecnico e mentale. Al 23° minuto si lascia togliere il pallone dal rapidissimo Luppi nel cuore dell’area, regalando il vantaggio del Modena.

BENEDICIC 6: Esce stremato dal campo dopo aver dato un grosso contributo in fase di contenimento. È venuto in punta di piedi nel Piceno, ma sta facendo ricredere tutti gli scettici. In un centrocampo decimato dalle assenze determinanti di Almici e Giorgi, si adatta sulla sinistra con compiti di mezz’ala. Esce all’83° e al suo posto entra l’ascolano Carpani. CARPANI S.V.

JANKTO 7.5: Il talentino ceco in forza ai bianconeri è sotto gli occhi di molti osservatori, in primis della società friulana che ne detiene il cartellino. Anche oggi ripaga le attese, mostrando di non sentire per nulla la pressione di essere evidentemente un predestinato. Fa letteralmente impazzire la retroguardia modenese, con discese palla al piede sulla sinistra nel primo tempo; con convergenze al centro dall’out di destra nel secondo tempo ad innescare i movimenti delle due punte. È il fiore all’occhiello dell’undici di mister Mangia ed oggi esce dal campo dopo aver servito l’assist del vantaggio. Un sogno poterlo trattenere il prossimo anno, per ora è insostituibile.

CACIA 8: Viene messo in campo come prima punta, sostenuto da Petagna con compiti di raccordo. Per quaranta minuti si limita ad accompagnare i movimenti del compagno di reparto, cercando di creare spazio tra le strette maglie della retroguardia modenese. Al 39°, dopo essere stato steso da Gozzi in area, realizza il gol del pareggio dal dischetto, facendo esplodere di gioia il Del Duca. Nel secondo tempo, giocato in crescendo, mostra tutto il repertorio di una punta moderna: ampi movimenti nella fase di non possesso, corsa e continue discese sulla trequarti a sostenere la manovra. Nel secondo tempo, dopo un “assolo” di Jankto sulla fascia, controlla il pallone in area e lo scarica sulla destra di Manfredini per il vantaggio bianconero. Tutto facile per un giocatore della sua esperienza che oggi ha ripagato ampiamente le attese. Il Del Duca saluta la sua prestazione con un lungo applauso e al suo posto, all’86° del secondo tempo, entra Perez. PEREZ S.V..

PETAGNA 6.5: È chiamato ad una partita di sacrificio. Sostiene per novanta minuti la manovra offensiva del centrocampo bianconero colpito dalle pesanti assenze di Giorgi e Almici. A pochi minuti dall’avvio scarica un potente destro che sfila di poco al lato della porta difesa da Manfredini. Dopo il pareggio bianconero, può portare la formazione di casa in vantaggio con un insidioso colpo di testa che il portiere del Modena devia in tuffo. Nel secondo tempo, dopo la doppietta di Cacia, cerca gloria con la marcatura personale ma le sue conclusioni risultano velleitarie. Prestazione più che sufficiente.

All. MANGIA 7: Mister Mangia è chiamato agli straordinari nel tentativo di vincere (ma soprattutto di non perdere) una partita contro una diretta avversaria nella corsa alla salvezza. Si ritrova a dover gestire le assenze di una squadra decimata dalla trasferta in terra abruzzese, con l’inattesa indisponibilità di Dimarco a poche ore dal match. Adatta Cinaglia come esterno destro, con compiti di sostegno alla fase offensiva. Davanti ad una scelta obbligata che non dà frutti, nel secondo tempo propone una disposizione tattica che risulterà decisiva per l’esito della partita: Mitrea a sostenere Benedicic sull’out di sinistra e Jankto spostato a destra a contenere le giocate di Osuji. La vittoria, di fatto, è stata costruita a partire da questa soluzione tattica. Durante la gestione Petrone l’Ascoli aveva difficoltà in fase di costruzione e non pochi problemi nella fase difensiva ad inizio campionato. Dopo le correzioni del ds Marroccu e il grande lavoro di mister Mangia, i bianconeri hanno trovato una grande continuità di risultati e gioco. Il dato statistico: nelle ultime 10 partite l’Ascoli è “virtualmente” la quinta forza della cadetteria, superata per continuità solo dalle “prime della classe” Cagliari, Crotone, Pescara e Spezia. Chapeau, mister!

 

 

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